Perchè Zidane vestì la maglia numero 10 con il Real Madrid. Le motivazioni ufficiali.
Zinedine Zidane è di diritto nella storia del calcio: un titolo mondiale ed uno europeo con la Francia, a cui si aggiunge una sfilza di trofei con Juventus e Real Madrid, oltre ad aver appena iniziato la carriera di allenatore con la vittoria prestigiosa della Champions League a Milano nel derby di Madrid contro l’Atletico.
Un personaggio di tale livello, per di più con i crismi del talento calcistico in termini di fantasia, merita di diritto il numero 10 di maglia, come lo ebbero Pelè, Maradona, Zico e Platini, solo per fare qualche nome. Ebbene, Zizou quando firmò con i Reali di Spagna dovette indossare il 5!
Al suo arrivo a Madrid infatti, nel 2001, merito di quel trasferimento record di 150 miliardi di lire, la casacca numero 10 era sulle spalle di Luis Figo, già nella Capitale da un anno. Le altre stelle vedevano invece dividersi il 9 (Morientes), l’8 (McManaman) ed il 7 (Raul).
A Zidane non toccò allora che optare per una numerazione alquanto insolita, ovvero fra i numeri “appartenenti” ai difensori ed optò per la 5. E siccome il numero gli portò da subito fortuna, tanto che vinse subito la Champions al termine della stagione 2001-02, grazie anche ad un suo strepitoso goal nella finale contro il Bayer Leverkusen, il franco-algerino decise di conservarlo fino al termine della carriera, la triste (per lui) notte della finale di Berlino.
Tale fu il rispetto per la scelta fatta che, quando Kakà arrivò al Real, rifiutò la number five ed optò per la numero 8.
Un incredibile gadget che racconta la leggenda di Zizou Zidane
Zidane, a dire il vero, era abituato a non potersi scegliere il numero preferito: all’inizio della carriera con il Cannes ebbe la 11 poi il passaggio al Bordeaux non coincise con il classico dieci, occupato dall’olandese Richard Witschge, ma dovette accontentarsi del 7.
In bianconero, alla Juventus, la scelta si complicò ulteriormente: Di Livio aveva il 7, a Del Piero ovviamente il 10 e scelse così il 21.
Sebbene in nazionale indossò sempre il numero 10, un aneddoto curioso è legato al suo esordio: entrando in campo dalla panchina contro la Repubblica Ceca, il 17 agosto 1994, ebbe sulle spalle la maglia numero 14, che nella storia del calcio è associato al mito olandese Johan Cruyff.