Tour de France 1979: la corsa per l’ultimo posto

Al Tour de France si chiama Lanterne Rouge (Lanterna Rossa) l’ultima posizione nella classifica generale, associata idealmente alla lampada di colore rosso del carro scopa, ovvero l’ultima macchina della carovana che chiude di fatto il gruppo dei corridori ancora in corsa. Assegnato al ciclista che termina in ultima posizione, si tratta di un distintivo d’onore che identifica il corridore che ha probabilmente combattuto più duramente per arrivare fino al traguardo finale di Parigi. Può essere un tale onore, però è molto  probabile che la lotta per aggiudicarsi questo speciale titolo sia davvero combattuta, vinta magari sul filo del rasoio. E’ il caso di ciò che avvenne nel corso dell’edizione del Tour del 1979.

Nell’edizione di quell’anno, tra i corridori che avevano perso minuti a iosa in montagna, c’erano Gerhard Schönbacher (DAF) e Philippe Tesnière (FIAT). Con quattro tappe rimanenti, Schönbacher e Tesnière si trovavano ad occupare le ultime due posizioni nella classifica generale e pareva ormai certo che uno di questi due si sarebbe aggiudicato lo speciale titolo di Lanterne Rouge a Parigi.

Il francese Tesnière conosceva il valore di arrivare ultimo, poiché era finito in quella posizione nel Tour dell’anno precedente. Nel 1978, Tesnière ricevette molta pubblicità per questo fatto e, cosa più importante, ottenne dei buoni contratti per i criterium, gli eventi che al termine della corsa francese possono rendere molti soldi ed attenzione da parte del pubblico degli appassionati.

Quindi, nella 21a tappa, una prova a cronometro di 49 chilometri a Digione, ci si poteva aspettare che entrambi i contendenti perdessero una discreta quantità di tempo. Volevano assicurarsi di aver perso più tempo l’uno dell’altro per passare alla fine, ma commisero un errore nel calcolo.

Bernard Hinault, che avrebbe vinto il Tour 1979, si aggiudicò la cronometro nel tempo di 1 ora, 8 minuti e 53 secondi. Schönbacher concluse in un tempo di 1 ora, 21 minuti e 52 secondi, mentre Tesnière terminò in 1 ora, 23 minuti e 32 secondi. I rivali erano stati i due più lenti di quel giorno. Sfortunatamente però, Tesnière si trovò oltre il tempo impiegato di Hinault per più del 20%. Era fuori gara a termini di regolamento.

Nell’ultima tappa a Parigi, la celebre passerella sui Campi Elisi, Schönbacher per essere certo, si fece staccare dal gruppo dei migliori. Poco prima di tagliare il traguardo sugli Champs Elysées, si fermò e baciò la strada.

La lotta per il Lanterne Rouge aveva generato molta pubblicità, anche troppa, attenzione che gli organizzatori del Tour non avevano per nulla apprezzato. Per il Tour del 1980, decisero che dalla 14a tappa in poi, il ciclista che si sarebbe trovato all’ultimo posto, sarebbe stato rimosso dalla gara in modo da evitare che la lotta iniziasse troppo presto. Nonostante questa regola, Schönbacher riuscì comunque a finire per ultimo.

Schönbacher avrebbe corso per altri dieci anni. In seguito sarebbe diventato un organizzatore di corse. Sfortunatamente, al suo grande rivale, Tesnière venne diagnosticato un cancro nel 1987, e morì sei mesi dopo all’età di soli 32 anni.

Davide Bernasconi

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