Sarà sicuramente un’altra San Siro piena quella che il prossimo 17 agosto i macedoni dello Shkëndija dovranno affrontare, prima ancora dei rossoneri sul campo, per passare il turno ed entrare nei gironi dell’Europa League 2017-18 che permettono, in caso di successo finale di accedere al palcoscenico della Champions League
Nato nel 1979, il KF Shkëndija (in lingua macedone ФК Шкендија, Shkëndija in Lingua albanese, ovvero “Scintilla” in lingua italiana) ha i medesimi colori sociali del Milan, rossoneri, ma a strisce orizzontali. Nella sua storia europea, iniziata soltanto nel 2012, non vanta alcuna presenza nella fase a gironi delle due competizioni, avendo raggiunto al massimo il secondo turno dei play-off. Pertanto la sfida con i meneghini rappresenta al momento il massimo traguardo raggiunto.
Come nacque lo Shkëndija
La sua storia inizia nel 1979 su iniziativa di un gruppo di cittadini albanesi originari di Tetovo, la città in cui gioca le sue partite. Il periodo storico in cui emise i primi vagiti era però difficile in seguito alla forte opposizione manifestata dai militari del vecchio stato jugoslavo.
La possibilità che un forte spirito nazionalistico potesse essere fomentato mediante il calcio, venne sempre osteggiato dagli ufficiali slavi. Tuttavia il desiderio di salire il più in fretta possibile le gerarchie del calcio si dimostrò essere sufficientemente forte.
Nel 1979-1980 il club vinse il campionato di quarta serie e venne promosso in terza divisione; l’anno seguente i colori rossoneri trionfarono ancora, raggiungendo così il secondo gradino. E qui intervennero i membri del governo comunista iugoslavo che optarono per lo scioglimento del club, temendo un forte risveglio nazionalistico.
Al crollo del muro di Berlino fece seguito il discioglimento dello stato balcanico, in seguito ad un conflitto bellico che portò morte e distruzione per un decennio circa. Nel frattempo, già nel 1992, il club rinacque e fece via via incetta di promozioni approdando in Prva Liga, la massima divisione nazionale, nel 2009.
E già nella stagione 2010-2011 potè festeggiare la prima vittoria del campionato macedone stabilendo anche una striscia di imbattibilità di 16 partite consecutive. La successiva sconfitta sarebbe giunta solo il 20 maggio 2012 , contro il Vardar (1-0).
Arrivarono di li a poco i primi problemi finanziari, con il gruppo societario che dovette lasciare in seguito a grossi problemi di bilancio. L’intervento dell’azienda Ecolog (impegnata nella gestione delle strutture e dei servizi ambientali) e del presidente Destani, fortemente auspicato soprattutto dai Ballistët (ultras rossoneri), risultò determinante per il salvataggio.
Nella stagione 2015-16 è arrivato anche il primo successo in Coppa di Macedonia.