La storia di Árpád Weisz, uno dei grandi geni del calcio primordiale che ebbe la sfortuna di vivere nell’epoca e nel continente sbagliato, dato che essere ebreo, seppure un maestro di calcio, non poté salvargli la vita. La ricerca appassionata e colta dell’autore, porta il lettore ad attraversare la pagine più tristi del Novecento, quando le leggi razziali e le deportazioni di massa portarono lentamente alla fine della sua esistenza e della sua famiglia nel lager di Auschwitz.
L’importanza della memoria, ecco il vero senso della lettura di un’opera che, sebbene parli di calcio e di strategie, ha come scenario più importante la guerra, il nazismo ed è testimonianza diretta della shoah, che coinvolse nel dramma mondiale anche lo sport.
Giovanni A. Cerutti, storico e saggista,è direttore della Fondazione Marazza di Borgomanero e direttore scientifico dell’Istituto Storico della Resistenza di Novara. Per Interlinea ha curato De Andrè il corsaro, di Michele Serra, Fernanda Pivano e Cesare Romana, Bob Dylan. Play a song for me, Quel Natale nella steppa, Cantautori a Natale e Ma la fortuna dei poveri dura poco. È cultore della materia in scienze politiche all’Università degli studi di Milano.
L’allenatore ad Auschwitz
sottotitolo Árpád Weisz: dai campi di calcio italiani al lager
autore Giovanni A. Cerutti
argomento Storia Memorie e biografie
marchio Interlinea
editore Interlinea
formato Libro Libro
pagine 128
pubblicazione 2020
ISBN 9788868573058