Gino Bartali ha scritto tantissime pagine stupende dello sport italiano, sia sul finire degli Anni 30 che nel secondo Dopoguerra, alleggerendo i cuori di milioni di tifosi che uscivano da un terribile conflitto bellico e, oltre a rimboccarsi le mani per ricostruire il Paese, avevano piacere a veder sventolare il tricolore sui pennoni più alti. E la figura del campione toscano raccontata nell’opera di Alberto Toscano viene esaltata non solo per le sue imprese epiche sulle montagne di Giro e Tour, ma soprattutto per quel ruolo, tenuto nascosto fino a pochi anni fa, di “postino della libertà”, così si può descrivere il coraggio di Gino il Giusto.
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L’uomo ed il padre che indicava ai figli che il “Bene si fa ma non si dice” pare molto attuale ai tempi odierni, quando un post su un social vale più di mille azioni coraggiose (per chi da quale valore). La fatica di allenarsi fu nulla quando valicava gli Appennini per giungere ad Assisi a portare documenti per salvare gli ebrei dai rastrellamenti nazisti nella Penisola. Il silenzio di Gino sarà ricompensato con il suo nome riportato sul Muro dei Giusti di Gerusalemme.
Pagine di storia che appassionano in questo racconto che non vuole essere romanzo, ma documento storico che ricordano quali sono i valori veri.
Gino Bartali Una bici contro il fascismo
Autore: Alberto Toscano. Prefazione di Gianni Mura
Editore:Baldini + Castoldi
Collana:Le boe
Genere: Storico, Biografie, Sport
Prezzo:€ 17,00
Data uscita:24/01/2019
Pagine:197
Formato:brossura
Lingua:Italiano