Sarà capitato a tutti di calciare un pallone e sentirlo troppo duro, sentendo un dolore alla punta del piede. Oppure, appena colpito, la sfera sembra rallentare subito la sua corsa, per motivi a noi terreni sconosciuti.
Allora, si corre in cantina per recuperare una pompa della bicicletta oppure, se si è in strada, si va dall’amico benzinaio che possa provvedere senza problemi ad ovviare alla situazione.
Ma quanto deve essere gonfio il pallone da calcio per essere regolare?
Ve lo diciamo subito.
Secondo il regolamento ufficiale del gioco del calcio, ogni sfera utilizzata in una competizione ufficiale deve essere gonfiato a una pressione compresa tra 0,6 atm e 1,1 atm.
Ma in pratica, ci sono alcuni consigli base che i fabbricanti di pallone danno alle squadre, in base al modello. Ad esempio, ecco cosa indicò Nike in occasione del torneo di Serie A nel 2016/17.
- Gonfiare tutti i palloni almeno 24 h prima dell’utilizzo ad una pressione compresa tra 0.8 e
1.0 bar. Questa procedura rende i palloni ideali per la giocabilità. - Riverificare i palloni un’ora prima del match e assicurarsi che la pressione sia effettivamente
compresa tra 0.8 e 1.0 bar. - Dopo la partita, pulire i palloni con un panno o con uno straccio asciutto in modo da
eliminare eventuali impurità rimaste sulla superficie. Se i palloni sono bagnati farli
rimbalzare più volte energicamente sul pavimento in modo da eliminare residui e impurità e
quindi utilizzare il panno e la procedura precedentemente descritta. - Quando i palloni non sono utilizzati, tenere i palloni in modo che le superfici siano più
“inostruite” possibile, in un ambiente asciutto e privo di umidità. Non lasciare i palloni
semplicemente abbandonati su un pavimento tra un utilizzo e l’altro.
Considerate inoltre che, i direttori di gara, non appena si accorgono che la sfera non rimbalzi bene e sembri correre lemme lemme, provvede immediatamente alla sospensione del gioco, eliminando il pallone irregolare e provvedendo a riprendere il gioco da dove era stato interrotto.