Quando Thomas Oar vestì la maglia numero 121

I numeri sulle maglie furono introdotti soltanto nel 1928, molti anni dopo la nascita del gioco del calcio che risaliva addirittura al secolo precedente, con regole in alcuni casi assai diverse da quelle contemporanee. E la soluzione risolse molti problemi per gli arbitri nel momento in cui dovevano sanzionare i calciatori “cattivi”.

E poi arrivò Thomas Oar, allora 18-enne attaccante dell’Australia, che nel match contro l’Indonesia disputato il 3 marzo 2010 e valido per la qualificazione all’Asian Cup 2011, scese in campo con la maglia dei socceroos targata 121. Fu la prima ed unica volta che un calciatore utilizzò una numerazione a tre cifre, tanto che la FIFA non permette tale scelta nelle maggiori competizioni internazionali.

Il marketing sportivo, con l’indicazione del cognome sempre sul retro della divisa, che dato avvio alla diffusione delle vendite di casacche personalizzate, ha sicuramente aumentato la visibilità dei giocatori che, con la possibilità di scegliere dall’1 al 99, hanno potuto sbizzarrirsi con la ricerca del numero che meglio li possa identificare, al di là del ruolo in campo.

Oar non partecipò ai Mondiali 2010 in Sudafrica mentre fu convocato per l’edizione di Brasile 2014, quando dovette accontentarsi di un più comune numero 11. Dopo 5 anni trascorsi in Olanda vestendo la casacca dell’Utrecht, sbarca in Inghilterra, più precisamente in Championship, acquistato dall’Ipswich Town.

Peccato perchè gioca soltanto in occasione di 6 partite, motivo per cui decide di fa rifare le valigie destinazione la madre patria, passando Brisbane Roar. Appena un anno e poi subito il ritorno in Europa, quando nell’estate 2017 si trasferisce al caldo di Cipro con l’APOEL, squadra con cui vince il campionato oltre a disputare la Champions League, superando lo scoglio dei playoff e venendo ammesso al girone iniziale. A fine stagione fa rientro ancora in Australia, questa volta con il C.C. Mariners.

Davide Bernasconi

One thought on “Quando Thomas Oar vestì la maglia numero 121

  1. Non è vero che fu la prima e l’ultima volta. Ho visto di persona un derby di Göteborg (IFK Göteborg contro Örgryte) nel 2004, dove la squadra di casa per festeggiare il centenario aveva un giocatore numero 100 in campo. Notare che c’era anche il numero 10, quindi non si trattava di un 10 truccato e che era una competizione ufficiale di campionato.

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