Il calcio, detto anche il gioco del calcio, è lo sport più popolare e praticato al mondo senza ombra di dubbio. Non si contano i milioni di tifosi e praticanti in tutto il globo, tanto che la finale del campionato del mondo è da sempre l’evento televisivo più visto, indipendentemente dalle compagini che lo disputino.
Ma veniamo alla questione che vogliano affrontare: perchè il calcio si chiama così in italiano? Quali sono le origini e la motivazione di questa scelta?
Cominciamo dalla parte linguistica. Nelle altre principali lingue neolatine, il nome del gioco del calcio deriva dal termine inglese football. Abbiamo infatti:
- football in francese
- fútbol in spagnolo
- futebol in portoghese
- futbol in catalano
- fotbal in rumeno .
L’Italia fa eccezione dunque sotto l’aspetto linguistico agli altri paesi, portando anche ad un certa confusione gli stranieri quando devono tradurre nella loro lingua il termine, oltre a quella, anche se rara, di quando viene utilizzato per iniziare un discorso.
Ma allora, perché ci si è distanziati così tanto dagli altri paesi, nonostante in Italia lo sport sia arrivato proprio grazie agli inglesi che attraccavano nei nostri porti e, una volta scesi a terra, per divertirsi lo praticavano sulla banchina od anche nel primo spazio disponibile?
Il motivo è, sotto un certo punto di vista, politico e storico.
Le prime società di calcio italiane nacquero subito dopo l’Unità d’Italia, in un’epoca in cui la difesa della lingua italiana era davvero strenua. Ma i clubs, che appunto vennero fondati grazie all’aiuto di studenti, operai e dalla borghesia di origine inglese, decise di sposare inizialmente il termine football.
Furono invece le sezioni calcistiche, sorte in seno alle società di ginnastica, allora sport principe in Italia, che si opposero fortemente all’utilizzo del termine anglosassone.
Il primo campionato di calcio, che non fu altro che un torneo disputato in un giorno solo a Torino nel 1898, venne gestito dalla FIF, Federazione Italiana Football, e vide il successo del Genoa, appunto fondato con la denominazione di Genoa Cricket Athletic and Football Club.
Sull’altra “sponda” invece, le società che difendevano a spada tratta l’idioma italico, diedero vita ad un altro torneo, vinto dall’Udinese, che però purtroppo non potrà mai vantare in bacheca tale scudetto.
Si arriverà così al dunque. Occorreva unire le forze per proseguire sulla stessa strada ed il compromesso si rese necessario. La spinta verso l’amore per la lingua italiana era forte, tanto che si fece u salto all’indietro di molti secoli, andando a cercare nella storia fiorentina lo spunto determinante, visto che proprio nel capoluogo toscano era nato uno dei precursori del gioco, il “Calcio Fiorentino”, che era però finito nell’oblio.
L’occasione arrivò nel 1898, in occasione del celebrazioni della nascita di Vespucci, giocando una partita dimostrativa al Parco delle Cascine. L’allora tanto odiato termine di football venne trasformato in il “Giuoco del Calcio”, e la FIF si trasformò in FIGC, Federazione Italiana Giuoco Calcio.
Si era trovato il punto che rendeva pacifici ambo le parti. Ogni altro tentativo di dare un nome, come si era provato con Piedepalla o Palla al Calcio venne definitivamente accantonato. La parola Calcio inoltre aveva il pregio di distinguersi in maniera netta dallo sport che allora era di moda in Italia, il Gioco del Pallone, molto simile all’attuale Tamburello, che in quell’epoca storica era praticato da giocatori professionisti e con un giro di scommesse da far invidia a quelli attuali.
La nota linguistica
Il termine “calcio” deriva dal latino calx il cui significato letterale è “calcagno, tallone”. Qui prende così le origini il verbo italiano “calciare” che significa “colpire qualcosa con il piede”, ovvero il gesto che si effettua nel momento di colpire il pallone nel gioco del calcio.