Prima che gli arbitri delle leghe professionistiche americane indossassero divise con le strisce zebrate che conosciamo così bene oggi, molti si presentarono in campo con qualche variante di questo elegante completo: camicia bianca e pantaloni, papillon nero e coppola bianca.
L’uniforme faceva sembrare ufficiali i direttori di gara, ma non era abbastanza così diversa per rendere più semplice la distinzione dai giocatori durante il gioco frenetico. Quando anche una delle squadre era vestita di bianco, le cose potevano diventare confuse. Uno studente della Eastern Michigan University (EMU) di nome Lloyd W. Olds aveva sperimentato questo problema in prima persona mentre officiava le partite di basket del liceo nel 1914.
“L’arbitro spesso somigliava molto a un giocatore, quindi i ragazzi spesso mi lanciavano la palla o la facevano rimbalzare sulla la mia testa “.
Nel 1920 Olds aveva iniziato ad arbitrare anche il football. Dopo che un quarterback di una squadra vestita di bianco gli aveva passato accidentalmente la palla durante una partita, Olds aveva finalmente deciso che fosse meglio optare per un cambio di costume. Si mise d’accordo con il proprietario di un negozio di articoli sportivi di Ann Arbor di nome George Moe per realizzare una maglietta lavorata a maglia con strisce verticali bianche e nere e che indossò per la prima volta nel 1921.
Non fu un successo immediato; secondo quanto riportò il New York Times, i fans si misero a fischiarlo dagli spalti. “Ho preso un sacco di arrabbiature quando sono apparso per la prima volta”, disse Olds, “ma l’idea ha preso piede sia tra i dirigenti di basket che tra quelli del football”.
Olds cominciò a diventare una sorta di leggenda dell’atletica presso la Eastern Michigan University (conosciuta come Michigan State Normal College fino alla fine degli anni ’50). Ebbe modo di allenare le squadre di atletica e di sci di fondo dell’università per 25 anni, fu assistente allenatore di pista per la squadra olimpica degli Stati Uniti nel 1932 e 1936 e sviluppò il programma di sport Intramural (una maniera particolare di fare sport all’università per promuovere le attività fisiche e non solo sotto l’aspetto agonistico) dell’EMU.
Ma il suo traguardo più lontano è, senza dubbio, l’innovazione sartoriale che ha impedito ai fischietti di essere scambiati per compagni di squadra per 100 anni e oltre. Le strisce bianche e nere sono ora indossate dagli arbitri di football americano, basket, hockey, lacrosse, wrestling e altro ancora.