Panenka, l’inventore del rigore “cucchiaio” – video

Antonin Panenka è l’inventore del cucchiaio, il rigore calciato con il colpo sotto che sorprende il portiere che generalmente ha già “battezzato” l’angolo verso cui tuffarsi.

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Ma chi è davvero Panenka ? Nato a Praga il 2 dicembre 1948, era un centrocampista tecnico, non veloce ma assai abile nel calciare da fermo. Ha indossato nel corso della sua lunga carriera le maglie di Bohemians Praga, Rapid Vienna, St.Polten e Slovan Vienna, poi, una volta sceso nelle categorie inferiori, ha militato con Asv Hohenau e Kleinwiesendorf. Una volta appese le scarpe al chiodo nel 1993, aveva realizzato 139 reti in 357 partite nel campionati di massima serie.

Con la maglia della Cecoslovacchia somma 59 presenze con 17 reti tra il 1973 e il 1982, vincendo gli Europei che lo resero celebre nella notte del 20 giugno 1976, in finale contro la Germania Ovest. Erano due anni che Panenka aveva l’abitudine di calciare i rigori in questa maniera innovativa, piede sotto, colpo secco e pallone morbido che si alza a mezz’altezza prima di adagiarsi oltre la linea, traendo totalmente in inganno l’estremo difensore che aveva già deciso un angolo presso cui lanciarsi.

Poi, una volta diventato di pubblico dominio, ci sono voluti anni perché venisse adottato da diversi giocatori. Indicato con termini vari come cucchiaio, scavino, attualmente sono diversi gli interpreti, passando da Zidane a Totti, da Pirlo a Sergio Ramos.
Come ha rivelato l’inventore in un’intervista, “La mia fortuna fu che nessuno mi aveva visto al di fuori della Cecoslovacchia”, conseguenza del Muro costruito fra le due Germanie che in realtà divideva l’Europa, politicamente, culturalmente ed anche sportivamente parlando.

Oggi Panenka è presidente onorario del Bohemians di Praga, la sua prima squadra, preferendo un ruolo “politico” ad uno da tecnico, avendo fatto al massimo solo il vice-allenatore motivando con il fatto che : “Io sono un buono, per fare il capo devi avere un altro carattere”.

E ripercorrendo con la mente quella fatidica notte di Belgrado, Panenka si è sempre dichiarato assolutamente fiducioso nella riuscita del “colpo gobbo”: «Era il decimo che tiravo in carriera, non ne avevo sbagliato nemmeno uno, in quel modo. Alla fine sono stati 35, con 34 reti e un solo errore».

E quando gli fu chiesto cosa sarebbe successo se il “giustiziato “, il mitico Sepp Maier, non si fosse mosso, l’ex centrocampista boemo dichiara: «Ero arrivato a un grado di sicurezza elevatissimo. Avrei segnato al mille per cento. Se fosse andata male? Magari avrei smesso di giocare quella sera stessa. E sarei tornato a fare il tornitore, sono molto bravo». Quella sera la Cecoslovacchia conobbe il suo punto massimo calcistico, Panenka entrò per sempre nella storia.

Davide Bernasconi

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