Palermo: perchè il club scelse il rosa come colore della maglia

Perchè la maglia del Palermo è rosanero. La storia del colore scelto dalla squadra siciliana di calcio.

Nella settimana della festa della donna, non possiamo non celebrare il colore per eccellenza il rosa. Più precisamente scopriremo la storia che ha dato al Palermo la tinta scelta come colore sociale, portandola sulla maglia.

L’Unione Sportiva Città di Palermo nacque nell’anno 1900 con la denominazione di Anglo Panormitan Athletic and Football Club. La sua prima maglia era azzurra e rossa, divisa esattamente a metà come il Cagliari od il Genoa per esempio, tenendo questa scelta cromatica per sette anni.

Quando arrivò il momento di cambiare, venne fuori una leggenda in merito alla decisione: che nella fase del lavaggio, i due colori tendevano a mischiarsi e da li ne usciva un colore simile al rosa.

Un’altra teoria invece si rifaceva al primo consigliere nonché uno dei fondatori del club, Joseph Whitaker (figlio di inglesi). La famiglia Whitaker si dedicava alla produzione del vino e l’ipotesi considerava che i colori rosa e nero, come quelli dei pantaloncini del club palermitano, erano un omaggio ai vini rosati e rossi (scuri) che venivano prodotti nell’azienda famigliare.

La lettera del 1905

Ma la reale motivazione si trova in una lettera che ancora oggi è conservata, inviata da un dirigente nonchè uno dei fondatori della società, Giuseppe Airoldi, a Whitaker. Nelle righe che potete vedere qui a fianco, Airoldi spiego che già vi erano squadre con i colori rosso ed azzurro (o blu come il Genoa) e che  un amico di nome Michele Pojero gli aveva proposto di modificare nel rosa e nel nero, “i colori del dolce e dell’amaro”.

Il motivo di tale forte opposizione  cromatica, consisteva nei risultati che il Palermo raccoglieva in quell’epoca, alternando vittorie e sconfitte con molta frequenza. Airoldi addirittura fece un paragone forte, ovvero che i risultati della squadra “si alternano come un orologio svizzero”.

Finalmente, il 27 febbraio 1907 si ufficializza la scelta dei nuovi colori sociali. All’inizio però fu un problema, perchè non vi erano commercianti in tutta la Sicilia che disponessero di tessuto di colore rosa. Allora venne dato incarico ad una ditta inglese di far recapitare l’importante materiale, da qui l’attesa di tre lunghi mesi prima di entrarne in possesso.

E quando finalmente arrivò la spedizione dall’Inghilterra, potè essere organizzata una’amichevole fra un undici del Palermo, composto dai seguenti atleti: Maggiacomo; Inglese, Milazzo; Reid, C. Colombo, E. Barbera; Schimicci, V. Colombo, Oddo Fileti, Di Benedetto e V. Pojero. Nella sfida contro una selezione inglese, arrivata in Sicilia grazie al magnate del thè, nonchè grande appassionato di calcio, Sir Thomas Lipton, i palermitani vinsero per 2-1.

Tuttora il Palermo veste di rosa, ma non fu così per tutta la storia societaria. Infatti, durante il regime fascista di Benito Mussolini, venne proibito al club di indossare il rosa. Dal 1936, i siciliani dovettero utilizzare, per imposizione, una maglia dai colori giallo e rosso, in onore della Sicilia quanto della città di Palermo. Tuttavia, nel 1942, terminò il blocco ed il club tornò a rivestire l’abituale rosanero.

A riconoscimento della particolare scelta cromatica, nel 2007, la maglia del Palermo è entrata nella Top 50 della speciale classifica delle maglie più belle della storia del calcio. Il ranking venne redatto da un gruppo di giornalisti britannici e pubblicata dal quotidiano londinese The Times.

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