La franchigia degli Atlanta Falcons ebbe nelle prima due stagioni il logo, il falco appunto, apposto in due parti della divisa: sul casco e sulla manica. Ma i due loghi presentavano leggere differenze. Come si può vedere nella foto, sull’elmo la punta finale dell’ala era più arrotondata rispetto alla forma più appuntita sulla casacca. Inoltre una sottile linea bianca separava, sul casco, il logo mentre sulla manica la linea era di colore rosso.
Inoltre il simbolo rappresentava una F, con lo sguardo del falco rivolto verso destra.
Nel 1990 la prima variazione: la linea rossa veniva rimossa e sostituita da una di colore bianco. Nessun cambio invece per la “destinazione”: il falco volava e ed aveva sempre lo sguardo rivolto verso destra.
Il logo infine, nel 2003, stato ridisegnato dallo studio Verlander Design, che collabora tuttora con squadre del mondo NFL, oltre ad aver rifatto recentemente proprio lo scudo simbolo della lega americana.
Come se dovesse aprire una nuova era, il logo viene rifatto con l’intento di immaginare una maggior aggressività, data dal rosso e dai riflessi argento, mentre il falco assomiglia sempre più alla lettera maiuscola F. Inoltre, sembra davvero che l’animale stia volando nei cieli americani.
La storia del nome degli Atlanta Falcons
Il nome Falcons fu suggerito da Julia Elliott, insegnante delle scuole superiori di Griffin, Georgia, che aveva vinto il concorso istituito nel 1965, al momento della nascita della franchigia Anche se altri quaranta partecipanti avevo suggerito lo stesso nome, Elliott scrisse in un saggio: “Il falco è fiero e dignitoso, con grande forza e coraggio. Mantiene sempre ciò che promette. È mortale e ha una grande tradizione sportiva”. Tra gli altri nomi suggeriti vi furono Knights, Bombers, Rebels, Crackers, Thrashers (che in seguito fu assegnato alla seconda squadra della NHL della città), Lancers, Firebirds, Fireballs e Thunderbirds.