Mondiale Ostuni 1976: Moser battuto per un soffio da Maertens

Il Mondiale di Ostuni 1976 era la sesta edizione del Campionato del Mondo di ciclismo su strada che si svolgeva in Italia. Era il 5 settembre e nella cittadina pugliese si attendeva un gran caldo e così non fu, tanto che il vento accolse fin dal primo mattino i corridori. La nazionale azzurra, giocando in casa, si presentava con i favori del pronostico e Francesco Moser assaporava quella maglia iridata, a coronamento di una prima parte di carriera già sfolgorante ( e poi lo sarà ancor di più).

Sul circuito di 36 chilometri, da percorrere 8 volte per un totale di 288 chilometri, il fondo vallonato nella parte sud e più piatto nel finale prevedeva un duello con i belgi, abituati a queste tipologie di percorso. Ad ascoltare gli ordini del ct Alfredo Martini, alla sua seconda (di tante) esperienze iridate, oltre a Moser, c’erano Gimondi, Conti, Baronchelli, Santambrogio, Poggiali, Paolini, Fabbri.

Ed il piano tattico, che prevedeva la presenza di un azzurro in ogni fuga, sembrava funzionare. Ma a 22 km dal traguardo, l’olandese Joop Zoetemelk decise di sparigliare le carte, con il solo Moser a rispondere per gli azzurri mentre i belgi si diedero a tutta per raggiungere  i fuggitivi.  E Maertens, come un falco, riuscì a raggiungere il gruppetto di testa. Poi, l’ultima  discesa, diede al duo Moser – Maertens la possibilità di giocarsi il titolo, in una volata che vide Freddy sfruttare il suo guizzo per alzare le braccia al cielo. Più indietro, Conti battè Zoetemelk salendo sul podio mente al quinto posto giunse Eddy Merckx.

Il Francesco nazionale si consolerà poi con un’altra maglia iridata, conquistandola nel torneo dell’inseguimento su pista nel velodromo di Monteroni, battendo nella finalissima il tedesco Schuiten.

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