Parli di Leo Messi e cominci ad elencare le vittorie, le reti e se devi indicare i colori, ti limiti alle due maglia, Argentina e Barcellona, che il fenomeno con la casacca numero 10, indossa e probabilmente indosserà fino alla fine della sua carriera. Eppure se provi a ricordare le frasi famose di Leo Messi, potresti fare veramente fatica a ricordarle perché il talento argentino è sempre restio a rilasciare dichiarazioni pubbliche e preferisce utilizzare i canali social per mostrarsi circondato dall’affetto dei famigliari.
Le frasi famose di Leo Messi
Spero di restare al Barcellona fino al termine della mia carriera. Con questa maglia sono diventato un campione e ho vinto tutto. Se non mi cacceranno loro, io non me ne andrò mai.
Ho il massimo rispetto per campioni come Pelè, Maradona o Di Stefano e non voglio essere accostato a loro adesso. Ne riparleremo quando mi ritirerò.
Prima di tutto preferisco vincere titoli con la squadra piuttosto che titoli individuali o stabilire record di reti. Però mi preoccupo più di essere una brava persona che il miglior giocatore al mondo.
Farò il possibile e l’impossibile per alzare anche quel trofeo [la Coppa del Mondo].
Battere il Real è la sensazione più bella proprio per l’importanza che viene data alla partita. Loro si basano molto sul contropiede, davanti hanno giocatori velocissimi e il collegamento tra difesa ed attacco è di circa cinque secondi: non hanno bisogno di giocare bene per fare tre gol. Io conosco bene Higuain e Di Maria: il primo, se tocca la palla due volte in partita, fa due gol.“
[Quando tutto questo sarà finito, cosa ti resterà? ] Quando smetterò spero di essere ricordato per essere stato un bravo ragazzo. Mi piace fare gol, però mi piace anche avere degli amici in squadra. È bello che ti apprezzino come persona, e abbiano una buona opinione di te al di là del fatto se segni tanti gol o meno.“
[Su Ronaldo] È il miglior attaccante che abbia mai visto, nessuno ha mai avuto la sua velocità d’esecuzione. Ronaldo è il mio eroe, mi sono sempre piaciuti Zidane, Ronaldinho e Rivaldo ma Ronaldo è il migliore di tutti.
[… ] so però che stare nel Barcellona ha fatto la mia fortuna, perché qui ci sono grandissimi calciatori. Il Barça mi ha fatto vincere tutto, titoli e premi individuali, e questa squadra è già entrata nella storia per tutto ciò che ha vinto. Una cosa è certa, nel Barcellona e nell’Argentina: è la squadra che mi rende grande, senza l’aiuto dei miei compagni non farei niente, e non avrei vinto nulla.
I premi fanno piacere, però preoccupano più voi [i giornalisti] che me, visto che mi chiedete sempre se sia più bravo questo o quello.
Quando feci il provino per il Barcellona mi fecero palleggiare, dribblare e tirare. Mi dissero “Basta così” quasi subito. Per non correre rischi, mi fecero firmare il contratto al volo, su un tovagliolo di carta.
Mi piace fare gol, però mi piace anche avere degli amici in squadra. È bello che ti apprezzino come persona, e abbiano una buona opinione di te al di là del fatto se segni tanti gol o meno.
So che Maradona mi riempie di elogi e mi considera il suo unico erede, ma io non ce la faccio neanche a prendere in mano il telefono per ringraziarlo. Mi vergogno. Sono lusingato da lui e da tutti gli altri per l’accostamento, ma Diego è troppo più di me.
Ho cominciato a tirare calci al pallone a quattro anni, per strada, come quasi tutti in Argentina. Imitavo i miei due fratelli più grandi. E li dribblavo.
Io sono nato per il calcio come Beethoven è nato per la musica.
Qual è la cosa peggiore del lavoro di un calciatore? Sono le interviste.
Tra me e il pallone c’è un rapporto speciale. Ancora oggi, come quando ero bambino, so già come dovrò trattarlo e cosa dovrò farne prima ancora che mi arrivi tra i piedi.
I nerazzurri sono forti e l’Inter è uno dei club più importanti del mondo.
[Su Sergio Agüero] Il migliore è lui, non sono io.
[Su Guardiola] Il tecnico che meglio di tutti conosce il Barcellona. È un tecnico preparato, intelligente, che sa come trattarci e come motivarci.
[Su Del Piero] È un grandissimo giocatore che ha dato tutto al calcio, alla Juventus e all’Italia. E credo che giochi un calcio molto bello e pulito, è un uomo da ammirare.“