Era il 12 giugno 2002, il giorno seguente all’eliminazione della Francia dalla Coppa del Mondo del 2002, che anche un’altra nazionale che aspirava al successo finale era costretta a lasciare l’Estremo Oriente per fare ritorno a casa: stavolta era il turno dell’Argentina che veniva eliminata dalla Svezia. Era la prima volta dal 1962 che l’albiceleste non riusciva a superare il primo turno.
L’Argentina giungeva alla partita al terzo posto del Gruppo F con tre punti, un punto dietro l’Inghilterra e la Svezia, e aveva bisogno di una vittoria per assicurarsi il passaggio al tabellone ad eliminazione diretta. Il match era in calendario al Miyagi Stadium. I sudamericani dominavano letteralmente la statistica del possesso palla, con il 65% contro il 35% della Svezia, ma furono diverse le occasioni sprecate per andare in vantaggio. Nel primo tempo, il centrocampista Juan Pablo Sorín (visto poi alla Juventus) ricevette da un cross il pallone invitante proprio davanti alla rete, ma gettò alle ortiche l’opportunità spedendo la sfera oltre la traversa. Poco oltre la metà gara, un altro cross trovò Claudio López sul limite sinistro della porta, ma l’attaccante della Lazio fu in grado di colpire solo l’esterno della rete.
Il cammino dell’Argentina
2 giugno 2002 Argentina-Nigeria 1-0
7 giugno 2002 Argentina-Inghilterra 0-1
12 giugno 2002 Argentina-Svezia 1-1
La Svezia ruppe gli indugi, cambiando la storia del torneo, quando il centrocampista Anders Svensson con un calcio di punizione al 59 superò il muro albiceleste ed il pallone andò a morire nell’angolo in alto a sinistra, lasciando di stucco il portiere dell’Argentina, Pablo Cavallero. Gli svedesi ebbero anche la possibilità di allungare il loro vantaggio sul finire di gara, ma il tiro di Andreas Andersson colpì solo l’incrocio dei pali
L’Argentina riuscì a pareggiare all’88 ° minuto, quando Ariel Ortega scattò sul lato destro dell’area e venne atterrato dal difensore svedese Mattias Jonsson. Immediatamente venne decretato il rigore e fu lo stesso Ortega a presentarsi sul dischetto del penalty. La tragedia non era ancora finita: il burrito si fece respingere il tiro dallo svedese Magnus Hedman, ma il pallone, arrivò sui piedi del subentrato Hernán Crespo, che lo ribadì in rete per il pareggio. Gli argentini non riuscirono però a raddoppiare e la partita finì sul punteggio finale di 1-1 che spedì a casa l’Argentina.
Tabellino di Argentina-Svezia
Svezia (4-4-2): Hedman; Mellberg, Mjallby, Jakobsson, Lucic; Alexandersson, Linderoth, A Svensson (Jonsson, 68), M Svensson; Allback (Andersson, h-t), Larsson (Ibrahimovic, 88). Allenatori: Lars Lagerbäck e Tommy Söderberg
Ammoniti: M Svensson, Larsson.
Argentina (3-3-1-3): P Cavallero; Pochettino, Chamot, Samuel; Zanetti, Almeyda (Veron, 63), Sorin (Gonzalez, 63); Aimar; Ortega, Batistuta (Crespo, 58), Lopez. Allenatore: Marcelo Bielsa
Ammoniti: Chamot, Almeyda, Gonzalez.
Espulso (dalla panchina): Caniggia.
Arbitro: Ali Bujsaim (UAE).
Spettatori: 45,777.