Juventus-Benfica semifinale di ritorno Europa League 2013/14. ai bianconeri serve vincere per 1-0 o con due goals di scarto per andare in finale.
Doveva essere la serata giusta per tornare in una finale europea che si sarebbe giocata nello stadio di casa ed avrebbe assunto ancora un’importanza maggiore, per celebrare l’impianto realizzato tre anni prima. Eppure le ciambelle non sempre riescono con il buco ed ancora oggi tanti tifosi bianconeri rimproverano Antonio Conte per non aver giocato al meglio tutte le carte a disposizione.
Basterebbe solo un goal, una vittoria con il minimo punteggio, per compiere il passo decisivo e ci si mette pure la pioggia a mettere le cose più complicate. Ma le scuse non servono nel calcio per fare goal e quella rete non arriverà mai, nemmeno mettendola sul piano della grinta ai limiti.
La Juventus si consolerà con il record di punti in campionato, a 20 squadre, con addirittura 102 punti su 114. Ma forse, tanti, a Torino e non solo, avrebbero barattato tranquillamente con una coppa.
Juventus-Benfica 2014: tabellino
Torino, giovedì, 1° maggio 2014
JUVENTUS-BENFICA 0-0
JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Caceres, Bonucci (dal 27’ s.t. Giovinco), Chiellini; Lichtsteiner, Vidal (dal 34’ s.t. Marchisio), Pirlo, Pogba, Asamoah; Llorente (dal 34’ s.t. Osvaldo), Tevez. (Storari, Barzagli, Padoin, Vucinic). All. Conte.
BENFICA (4-4-2): Oblak; Maxi Pereira, Luisao, Garay, Siqueira; Markovic (dal 41’ s.t. Sulejmani), Perez, Amorin, Gaitan (dal 31’ s.t. Salvio); Lima, Rodrigo (dal 24’ s.t. Almeida). (Artur, Jardel, Cardoso, Cavaleiro). All. Jesus.
ARBITRO: Clattenburg (Ing).
NOTE: spettatori 40.775, incasso 2.459.959 euro. Espulso Perez al 21’ s.t. per doppia ammonizione e Markovic e Vucinic dalla panchina al 43’ s.t. per comportamento non regolamentare. Ammoniti Rodrigo, e Asamoah per gioco scorretto, Oblak e Salvio per comportamento non regolamentare. Recupero: 2’ p.t.; 6’ s.t.