E’ stato un giocatore leggendario della storia del basket agonistico per un ben determinato motivo: Joe Fulks.
Joseph Franklin Fulks nasce il 26 ottobre 1921 a Birmingham, nel Kentucky. Dopo il periodo al liceo e aver prestato servizio con il corpo militare dei Marines nella seconda guerra mondiale, Fulksdebutta all’età di 25 anni con i Philadelphia Warriors della BAA (Basketball Association of America) nel 1946.
Già nel suo anno da rookie Fulks seppe dimostrare di essere un giocatore diverso. Philadelphia infatti vinsero il campionato e Fulks fu in grado di tenere una media di 23,2 punti, diventando la stella del torneo.
Sebbene i Warriors non abbiano vinto di nuovo il campionato durante la sua carriera, Fulks seppe battere più volte il record di punti in una partita. Nel dicembre 1946 lo fissò a 37 punti, e poche settimane dopo, nel gennaio 1947, lo alzò a 41. Nel dicembre 1948 stabilì un altro record, con 47 punti, e infine, nel febbraio 1949, raggiunse il suo massimo con 63 punti in una partita, un record battuto solo 10 stagioni dopo.
Joe Fulks, altezza 1,96, è considerato il primo grande realizzatore del basket professionistico e un pioniere del tiro in sospensione. Attenzione però, nel valutare i suoi record bisogna tenere conto che ha tirato tantissimo, con percentuali di realizzazione intorno al 30%. Detiene infatti il record di tiri sbagliati.
Fulks si ritirò nel 1954 e tornò nel suo nativo Kentucky, dove finì per lavorare come direttore delle attività sportive in una prigione. Ma la sfortuna lo colse ancora giovane. Il 21 marzo 1976, mentre stava discutendo con il figlio della sua compagna per la detenzione di un’arma da fuoco, questa esplose e uccise Fulks.
Aveva 54 anni. Il figlio della sua ragazza venne condannato a quattro anni e mezzo di carcere dopo essere stato giudicato colpevole di omicidio preterintenzionale.