Il trofeo della Premier League: la storia

La Premier League esiste, con tale denominazione, dal 1992 ed il trofeo, assegnato ai vincitori, nacque solo in tale occasione. Creato e fabbricato dalla gioielliera Asprey di London (oggi si chiama Garrard & Co.), il trofeo della Premier League è costituito da metallo ed in parte, oro placcato.

La parte metallica è pesante 10 chili mentre la base addirittura arriva a toccare i 15 chili. In totale il trofeo è alto 76 centimetri, misura 43 cm di larghezza e 25 di profondità.

Sulla base vengono trascritti, dopo ogni torneo, i nomi delle squadre vincitrici. Nella parte alta invece sono raffigurati due leoni, un omaggio al simbolo della federazione calcistica anglosassone che riporta invece i Tre Leoni.

Idealmente, il leone mancante è costituito dal capitano della squadra vincitrice della Premier League che solleva la coppa al momento della consegna. In cima invece, il tradizionale simbolo della corona suggella il trofeo con il caratteristico aspetto della Sua Maestà.

Ogni anno vengono realizzati due copie del trofeo della Premier League. Quello autentico, assegnato e consegnato al club vincitore e la replica che rimane nei forzieri della federazione nazionale. La motivazione di fabbricare due esemplari consiste nel fatto che, qualora esista la possibilità matematica della vittoria di due diverse compagini all’ultima giornata, in qualunque modo la consegna ufficiale avviene nell’istante in cui la vittoria è determinata.

Qualora poi, il caso prevede addirittura tre diversi vincitori, viene “recuperato” un terzo trofeo da una squadra che vanti già un successo, tutto questo per rispetto della tradizione anglosassone.

Nel 2004 invece, la vittoria dell’Arsenal nella competizione senza alcuna sconfitta venne ricompensata con una coppa interamente d’oro, il modo migliore per celebrare un evento assai raro come l’imbattibilità.

Al momento, al termine della stagione 2022/23, non si è più ripetuta una situazione del genere.

il trofeo della Premier League completamente d'oro

 

 

Davide Bernasconi

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