Il problema di sentirsi giovani

Si sta facendo e giustamente un gran parlare dell’affaire dei calciatori, al momento solo italiani, implicati nel praticare il non consentito gioco delle scommesse sulle partite di calcio di qualsiasi livello che, per un tesserato della FIGC, non è consentito (almeno fino a prova contraria).

Ebbene parlarne male è semplice e gioco comune, da parte del popolo italiano, uno sport nazionale che a tanti piace praticare ( e non bisogna nemmeno scommetterci sopra) e che ad ogni momento particolare che attraversa il Paese, diventa perfetto per sfogare attraverso invettive di ogni tipo, contro il bersaglio, facile da prendere in quel momento.

Ma è giusto così? Si, e lo penso che sia giusto farlo, d’altronde non costa nulla..

E per chi invece è nel centro del mirino? Hanno scelto di esserlo fin da giovani, quando calzando gli scarpini sognavano un giorno di calcare il terreno di San Siro o dell’Olimpico di Roma piuttosto che segnare il goal decisivo nella finale della Coppa del Mondo.

Giusto che ricadano su di loro le colpe: alla fine non hanno ammazzato nessuno, se non sè stessi.

Davide Bernasconi

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