Il primo calcio di rigore della storia

Il rigore è da sempre un momento decisivo di una partita. A maggior ragione quando deve decidere una Coppa del Mondo o un Europeo. Scopriamo quando è nata la regola, per dire la prossima volta “Rigore è quando arbitro fischia” (Cit. Boskov)

La regola del calcio di rigore fu introdotta solo nel 1891 grazie ad un  portiere, l’irlandese William McCrum che militava nel Milford FC, membro al tempo stesso della federazione nazionale. Propose il penalty come soluzione per ridurre il numero di falli volontari che venivano commessi per evitare di subire una rete.

L’idea fu sottoposta al parere della IFAB (International Football Association Board) ma inizialmente venne respinta. Tuttavia il clamore provocato da una serie di scontri avvenuti in campo durante il match dei quarti di finale di FA Cup, nel quale John Hendry, difensore del Notts County, impedì in maniera sfacciata con un colpo da pallavolista ad un giocatore dello Stoke City di segnare, spinse verso l’approvazione della regola.

Inizialmente non venne definita né l’area di rigore né il dischetto: bastava posizionare il pallone ad una distanza di 12 yards (circa 11 metri) dalla linea di porta mentre il portiere poteva sistemarsi a 6 yards  (5,5 metri circa) in modo da chiudere l’angolo di tiro.

Tuttavia lo spirito del gioco, improntato al fair-play, irritò i giocatori, a cui pareva ridicola una regola che puniva un fallo deliberato ed antisportivo. Cry, famosissimo calciatore del Corinthian addirittura parlò di insulto per dei gentlemen, che venivano a suo dire paragonati a persone senza scrupoli e pronti ad ogni trucco pur di vincere.
Il primo rigore venne decretato il 14 settembre 1891 in favore dei Wolverhampton Wanderers contro l’Accrington FC. Fu Joseph ‘Billy’ Heath ad avere l’onore di essere il primo rigorista della storia e realizzò nella vittoria per 5-0.

La norma riportata nel libretto del regolamento riportava quanto segue. Se qualunque giocatore dovesse intenzionalmente sgambettare o trattenere un avversario, o deliberatamente toccare la palla con la mano, in una distanza entro le 12 yards dalla linea di porta, l’arbitro dovrà, senza appello, premiare la squadra avversaria con un calcio di rigore, secondo le seguenti condizioni: tutti i giocatori, eccetto il portiere (che non potrà avanzare più di sei yards dalla linea di porta), dovranno rimanere almeno 6 yards dietro il pallone. La palla sarà considerata in gioco quando verrà calciata, e potrà essere segnata una rete.

Davide Bernasconi

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