Raccontare la pellicola che ha fatto conoscere al grande pubblico il “terrunciello” Diego Abatantuono, come lui si scherniva agli inizi della carriera, rendendolo una simpatica macchietta con gag e battute ai volgari ed in linea con la cultura popolare e metropolitana dei primi anni, quando stava per nascere la Milano da bere ed il popolo italiano notava ancora con insistenza determinate differenze geografiche, a volte con una sorta di razzismo che covava sotto le ceneri, altre volte come elemento di differenza culturale.
Ma il fatto di amare la medesima squadra del cuore fa passare in secondo piano qualunque differenza culturale e di estrazione sociale, perchè nelle curve già in quell’epoca la borghesia ed il ceto popolare, il ricco ed il povero, l’industriale ed il muratore, trovano spazio nell’identica misura.
E’ l’epoca in cui allo stadio si canta fino alla fine, i colori si sostengono e le polemiche e contestazioni trovano luogo solo alla fine del match, fino a che l’arbitro non ha decretato il triplice fischio.
Le tante e poco attuali battute, non perché non facciano ridere, ma in quanto facente parti di continui cameo e provenendo dalla fervida vetrina del cabaret, sono oggi quasi incomprensibili alla gran parte delle persone che, se fossero scese da Marte, non potrebbero capire alcunchè.
Una di quelle pellicole che non si possono clonare e che, a tanti, fanno spesso dire: Si stava meglio allora. Ciao.
Il celebre scherzo del bar in cui una coppia diventa oggetto di scherno da parte dei 4 tifosi interisti. quando in un film, si nota già chi andrà a fare un determinato ruolo nella futura carriera. Il coprotagonismo emerge e fa ricordare come le compagnie fossero il fulcro della vita quotidiana.
Eccezzziunale… veramente
Lingua originale italiano
Paese di produzione Italia
Anno 1982
Durata 96 min (versione cinematografica)
135 min (versione televisiva)
Rapporto 1,85:1
Genere commedia
Regia Carlo Vanzina
Soggetto Enrico Vanzina, Carlo Vanzina, Diego Abatantuono
Sceneggiatura Enrico Vanzina, Carlo Vanzina, Diego Abatantuono
Produttore Alessandro Fracassi
Distribuzione in italiano Titanus
Fotografia Alberto Spagnoli
Montaggio Raimondo Crociani
Musiche Mariano Detto
Scenografia Giovanni Natalucci
Costumi Marina Straziota
Interpreti e personaggi
Diego Abatantuono: Donato Cavallo, Franco Alfano, Felice La Pezza
Massimo Boldi: Massimo
Teo Teocoli: Teo
Stefania Sandrelli: Loredana
Yorgo Voyagis: lo slavo
Ugo Conti: Ugo
Anna Melato: moglie di Franco
Gianfranco Barra: ispettore Patanè
Clara Colosimo: suocera di Franco
Renzo Ozzano: commissario
Renato D’Amore: Sandrino
Enio Drovandi: poliziotto
Guido Nicheli: cliente del bar di Massimo
Salvatore Jacono: cav. La Monica