Dizionario della boxe: tutti i termini noti e meno noti del mondo del pugilato. Dall’inglese all’italiano, i colpi, le attrezzature, i personaggi del ring, le parole più usate per parlare di boxe.
Guardare un match di pugilato appare semplice: due uomini, all’interno di un quadrato delineato da corde, cercano di avere la meglio uno sull’altro. Poi, conoscere la tecnica, i colpi, il tipo d’allenamento, spesso non è cosa da tutti. Per tanti il pugilato è il ricordo della saga dei film di Rocky, in quello splendido scenario dello Spectrum di Philadelphia in cui in italo-americano, fino ad allora solo un pugile mediocre con alle spalle un vissuto da spaccone di quartiere, affronta il campione del mondo Apollo Creed, sconfiggendolo nella secondo match, in maniera rocambolesca per KO.
Oppure sentire Michael Buffer, gridare nel microfono al mondo intero i nomi dei pugili che di li a poco si affronteranno per una corona iridata.
Allora perchè non fornire un dizionario della boxe con i termini più noti, ma di cui spesso viene ignorato il significato. Ecco allora un elenco delle parole più importanti: i nomi dei colpi, il ring, le attrezzature del pugilato dall’inglese all’italiano.
Dizionario della boxe: tutti i termini
Borsa – la cifra guadagnata da ciascuno dei due pugili (quasi sempre differente) per affrontare il match ed indipendente dal risultato
Break – Parola che l’arbitro utilizza affinché i due contendenti si dividano.
Colpo basso – Un colpo inferto sotto la cintura risulta potenzialmente pericoloso interessando gli organi genitali.
Colpo d’incontro – Colpo sferrato all’avversario mentre si è in fase difensiva per bloccare la sua azione di offesa.
Combinazione – Più colpi di diverso tipo (diretti, montanti o ganci) sferrati uno di seguito all’altro. Una combinazione classica è Diretto Sinistro – Diretto Destro – Gancio Sinistro – Gancio Destro.
Cut Man (Uomo del Taglio) – E’ l’uomo all’angolo addetto a bloccare il sangue dei tagli subiti da un atleta durante l’incontro utilizzando principalmente vasellina; evita anche che gli occhi si gonfino facendovi pressione con un apposito oggetto freddo.
Diretto – Colpo sferrato in maniera lineare, che prevede una distensione completa del braccio e una fondamentale spinta che nasce dalla torsione del tronco.
Gancio – Colpo sferrato lateralmente nell’intento di aggirare la difesa (guanti e braccia) dell’avversario e raggiungere punti sensibili come ad esempio volto e mento.
Getto della spugna – quando dall’angolo di uno dei due pugili viene gettato l’asciugamano per chiedere la sospensione del match a salvaguardia della salute del proprio boxeur.
Guardia – Posizione che si assume in un combattimento, volta principalmente a coprire punti sensibili del corpo come mento, cuore, plesso solare e zona del fegato. L’impostazione sarà atta oltre che alla difesa, a un miglior contrattacco, o a un attacco. Può essere “sinistra” o “destra”.
Jab – il “pugno di guardia”, la guardia nella boxe prevede una posizione leggermente di profilo, il colpo diretto portato con il braccio “avanti” (il sinistro per i destri e il destro per i mancini) è definito jab, che in inglese significa “stoccata”.
KO – Il “Knock Out” è un atterramento che mette uno dei due pugili fuori gioco.
Match – In italiano significa “L’incontro”.
Montante – Colpo che parte dal basso diretto verso l’alto. La zona del corpo a cui viene diretto è lo stomaco, fegato, reni.
No contest – Una causa di interruzione anticipata dell’incontro in sport da combattimento, non dipendente dall’atleta.
Pera – Il piccolo pallone leggero da colpire. La pera veloce è un ottimo attrezzo per migliorare la coordinazione e la precisione della tecnica pugilistica.
Pound for Pound – indica un criterio di classificazione che ordina per bravura atleti prescindendo dal loro peso, una classifica di tutti i tempi per intenderci, non una cosa ufficiale.
Ring – Il quadrato all’interno delle 12 corde dove si svolge la sfida. Dimensione lato variabile da 5 a 6 metri circa. Detto anche quadrato in italiano per via della forma.
Ripresa o round – le fasi in cui sono divisi i match. Per gli uomini (professionisti e dilettanti) un round dura 3 minuti, per le donne due minuti. Fra un round e l’altro vi è una pausa di un minuto.
Sacco – L’attrezzo da appendere al soffitto ed utile per allenarsi; diverso il peso, diversa la tipologia d’allenamento.
Schivata – Movimento atto a evitare l’impatto con i colpi dell’avversario.
Secondo – E’ l’allenatore che assiste il proprio atleta.
Serie – Più colpi dello stesso tipo (solo diretti, solo montanti o solo ganci) sferrati uno di seguito all’altro. Una serie classica è Diretto Sinistro – Diretto Sinistro – Diretto Destro.
Sparring partner – il pugile con cui allenarsi per simulare il match.
Upper cut – Come il montante ma con un movimento molto più esteso che arriva a colpire l’avversario sotto il mento.