La storia del Real Madrid è ricchissima di calciatori stranieri nel corso della sua vita ultracentenaria: spesso campioni dal passato lontano come Di Stefano, Puskas arrivando ai più recenti Zidane e Cristiano Ronaldo. Ma chi fu il primo straniero ad indossare la prestigiosa camiseta dei blancos? Un portiere ungherese!
Gyula Alberty nacque a Debrecen, in Ungheria, il 4 luglio 1911, la seconda città più importante del paese magiaro e sito nei pressi del confine con la Romania. Portiere fin da subito, iniziò la sua carriera da calciatore in patria tra le fila Boksai SC, ma già nel 1934 passò in Spagna per vestire la prestigiosa maglia bianca del Real Madrid, diventando ufficialmente il primo calciatore straniero ad avere questo onore.
Il suo acquisto venne deciso dalla dirigenza madrilena per sostituire niente di meno che un mito del calcio mondiale come Luis Zamora; con i blancos giocò due stagioni (20 partite in totale), vincendo due Coppa del Re, ma allo scoppio della Guerra Civile nel 1936, lasciò il paese iberico per trasferirsi in Francia al Le Havre.
Alla conclusione del breve ma sanguinoso conflitto, fece rientro in Spagna (1938), giocando prima per il Real Unión de Irún, rimanendo solo un mese per poi passare al Racing de Ferrol. In Galizia giocò una finale di Coppa del Generalissimo, il trofeo intitolato al dittatore Franco, per poi passare al Celta Vigo, dove rimase per due stagioni.
Nel 1941 purtroppo firmerà il suo ultimo contratto con il Granada; da subito si conquistò le simpatie dei tifosi locali che rimanevano incuriositi dal fatto che durante gli incontri era solito mangiare arance o succhiarne il contenuto tramite una cannuccia, come raccontavano le cronache del tempo.
Si diceva addirittura che fossero gli stessi aficionados a regalare chili del frutto mediterraneo allo spettacolare portiere ungherese, che stupiva il pubblico per le sue parate.
Solo un anno dopo, nella primavera del 1942, il suo stato di salute peggiorò: cominciò a soffrire dolori allo stomaco e poco dopo venne operato, senza però registrare alcun miglioramento. Il 9 aprile Alberty, a soli 31 anni morì. Le cause, secondo quello che scrisse in un articolo il giornalista locale Delgado, del decesso vennero imputate ad una lesione prodotta in conseguenza di uno scontro di gioco con il giocatore del Siviglia Campanal.
Altre fonti riportano invece che una febbre tifoidea, più nota come salmonellosi, originò la scomparsa di un calciatore che rimase nella storia del Real Madrid per essere stato il primo di una lunga serie di stranieri.
La sua tomba si trova a Granada, nel cimitero cittadino, dopo che il sindaco Gallego Burín gli diede sepoltura eterna.