Frasi famose di Gilles Villeneuve

Gilles Villeneuve è stato per tanti amanti della formula 1 il Pilota per eccellenza, per via della sua spericolatezza ed il coraggio sempre dimostrato in pista, sia che fosse un semplice giro di ricognizione che l’ultimo grio di un gran premio. ed il suo coraggio lo hanno fatto amara da milioni di tifosi, in primis quelle della Ferrari che hanno visto in lui la determinatezza nel conseguire un risultato a tutti i costi e nel portare il colore della Rossa sempre davanti a tutti.

Purtroppo la morte, giunta come lui spesso aveva indicato come terribile presagio, è sopraggiunta un sabato mattina della primavera del 1982 in un incidente durante le prove del GP del Belgio sulla pista di Zolder.

Se in quel tragico morto morì il pilota e l’uomo, è nata la leggenda Gil.

Frasi famose di Gilles Villeneuve

Se è vero che la vita di un essere umano è come un film, io ho avuto il privilegio di essere la comparsa, lo sceneggiatore, l’attore protagonista e il regista del mio modo di vivere.

Non ho nessuna intenzione di vincere il campionato del mondo piazzandomi terzo o quarto tutte le volte.

Al volante ci sono io e so io quel che succede.

Pretendo di essere sempre il migliore, in tutto. È nel mio carattere. Non m’interessa una posizione da comprimario.

Se mi vogliono sono così, di certo non posso cambiare: perché io, di sentire dei cavalli che mi spingono la schiena, ne ho bisogno come dell’aria che respiro.

Se è vero che la vita di un essere umano è come un film, io ho avuto il privilegio di essere la comparsa, lo sceneggiatore, l’attore protagonista e il regista del mio modo di vivere.

Amo profondamente il mio Paese, i suoi lunghi inverni, la neve, i silenzi. E la nostalgia si fa ancora più forte quando penso che probabilmente non ritornerò mai più a vivere nella cittadina dove sono nato.

Ho rivisto quell’incidente e penso di aver imparato qualcosa anche da quello. C’è sempre qualcosa da imparare.

Al volante ci sono io e so io quel che succede.

Penso che il mio principale difetto sia quello di essere egoista. Quello che è mio, è soltanto mio.

Io do il tutto per tutto pur di arrivare primo invece che racimolare punti, non ho nessuna intenzione di vincere il campionato del mondo piazzandomi terzo o quarto tutte le volte.

Quando faccio un incidente, per i giornali, la televisione o per quello che immagina la gente, è come se io avessi fatto cinque incidenti.

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Quando mi chiamavano l’Aviatore per me non era simpatico. La gente non si rendeva conto che ero un pilota inesperto e le mie uscite di strada facevano notizia perché correvo per la Ferrari.

Mi piace la vita di pilota della Ferrari, ma le persone mi guardano come se fossi una scimmia in gabbia.
Era chiaro che se Jody fosse stato davanti a me, avrei perso la possibilità di vincere il campionato, ma non ero irritato per questo, obbedivo semplicemente agli ordini.

Ho venduto la casa per comprare una macchina.

So bene che un giorno o l’altro finirò per avere un tremendo incidente.

Non penso alla morte, ma accetto il fatto che sia parte del gioco.

Non puoi staccare il piede dall’acceleratore mentre stai correndo veloce. L’unica speranza è che l’altro pilota ti stia guardando nello specchietto retrovisore.

Davide Bernasconi

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