Non avere mai alzato al cielo una coppa, europea o mondiale, sia da parte di un club che della nazionale poco importa. Ad Euro 2016 la Svizzera vuole dire la sua e, dopo aver spaventato l’Argentina di Messi in Brasile 2014, gli uomini di Petkovic sorprenderanno.
Indice
1. La Storia non è dalla parte dei rossocrociati
La Svizzera ha terminato al primo posto del Gruppo 1 le qualificazioni ad Euro 2016, evento accaduto in tutte e tre le volte in cui i rossocrociati si sono guadagnati al’accesso al torneo finale.
I tifosi locali però non ritengono che la loro nazionale possa avere grandi chance: il precedente favorevole riguarda Euro 96, quando nel match inaugurale affrontarono i padroni di casa dell’Inghilterra strappando un pareggio per 1-1 nel tempio di Wembley. Tuttavia persero i due incontri successivi contro Olanda e Scozia e dovettero fare le valigie per casa subito.
Nel 2004 iniziarono con un pareggio a reti inviolate contro la Croazia e poi vennero sconfitti da Inghilterra e Francia. Nel 2008, quando ospitarono in coabitazione con l’Austria il torneo, persero contro Repubblica Ceca e Turchia e dovettero attendere il match finale quando superarono per 2-0 il Portogallo che nell’occasione non schierò Cristiano Ronaldo.
2. Titolari di un record “sfortunato” ai Mondiali
Nella Coppa del Mondo 2006 in Germania, la porta della Svizzera rimase inviolata in tutti e Quattro gli incontri: ai 16-esimi di finale infatti persero ai rigori contro l’Ucraina senza neppure segnare un penalty, venendo sconfitti per 3-0. L’imbattibilità venne prorogata fino al secondo incontro dei Mondiali 2010, quando il Cile vinse per 1-0 contro gli elvetici, fermatisi a 559 minuti senza subire un goal.
3. Sono una multinazionale
La partita inaugurale Svizzera – Albania dell’undici giugno vedrà affrontarsi in un derby familiare i fratelli Xhaka: Granit, fresco di passaggio all’Arsenal, indossa la maglia della Svizzera mente Taulant, nato a Basilea, ha optato per la nazione d’origine, l’Albania.
Le due “rose” hanno almeno sei giocatori che potrebbero giocare a parti invertite: Xerdan Shaqiri, visto in Italia con l’Inter ed ora allo Stoke City, emigrò dalla natia Albania con i genitori in Svizzera, optando poi a livello calcistico per i rossocrociati.
4. La superstar
Il 19-enne Breel Embolo, nato in Camerun,sarà uno dei calciatori più osservati durante la competizione dagli operatori di mercato. L’anno scorso il suo club, il Basilea, rifiutò l’offerta di 27 milioni di euro recapitatagli dal Wolfsburg. E Mourinho non ha fatto mancare di far notare il suo interesse per il giovanissimo attaccante.
Embolo ha acquistato la nazionalità svizzera nel dicembre 2014 ed appena quattro mesi dopo era già in campo con la nazionale maggiore. Al momento vanta nove presenze ed una rete, su dischetto, nel 7-0 contro San Marino.
5. Seferovic, il nazionale strappato alla Bosnia
Haris Seferovic, attualmente top scorer della nazionale, avrebbe potuto non disputare questi europei. Il giocatore dell‘Eintracht Francoforte infatti, nato in Svizzera nel 1992, proviene da una famiglia bosniaca. Nel 2013 annunciò che avrebbe voluto indossare la maglia come Pjanic e gli campioni bosniaci, tuttavia arrivò prima la federazione elvetica ed accettò la proposta: già nel febbraio dello stesso anno debuttò contro la Grecia.
Seferovic, spesso utilizzato partendo dalla panchina, ha finora segnato sette reti con gli svizzeri.