Dick Bavetta: l’arbitro del basket NBA più famoso al mondo

Tutto sull’arbitro più famoso del basket NBA: Dick Bavetta, il fischietto che sapeva sempre cosa fare.

Non faceva mai canestro e non ricevette mai un “cinque” da nessun compagno di squadra, ma Dick Bavetta fu arbitro da Hall of Fame del basket.

Nato a Brooklyn nella Grande Mela, il 10 dicembre 1939, Richard T. Bavetta era figlio di un poliziotto di origine italiane e di una casalinga. da giovane praticò anche lo sport della pallacanestro, però, sull’onda del fratello Joe che era un fischietto dell’ABA, l’altra lega cestistica che esisteva in USA, decise di passare dall’altro lato del campo.

Dopo la laurea in Economia ed un primo impiego alla Borsa di Wall Street, Dick cominciò a dirigere alcune partite di un torneo amatoriale che si disputava fra agenti di cambio. Nei primi anni 60, tentò il grande salto verso il professionismo arbitrale, ma dopo ben nove tentativi, non era ancora riuscito a superare le prove di accesso, per via del fisico gracile.

Finalmente, nel 1975, riuscì a passare le selezioni e venne ammesso nella NBA. Debuttò il 2 dicembre, nella città natale, al Madison Square Garden, per dirigere l’incontro fra i Knicks ed i Boston Celtics.

Nei primi dieci anni di carriera non mostrò un livello eccelso: senza distinguersi però, continuava ad allenarsi anche in estate, arbitrando incontri di categorie inferiori e dedicandosi allo studio del regolamento.

Migliorata anche la prestanza fisica, nel 1986 venne chiamato a dirigere il suo primo play-off nella prima decade degli Anni Duemila divenne uno dei più pagati, con una media di 200.000 dollari annui.

L’8 febbraio 2006 divenne anche l’arbitro con il maggior numero di gare dirette in NBA (2.135), record ancor più stupefacente se associato al fatto che le partite furono tutte consecutive, senza mai fermarsi.

Nemmeno un pugno ricevuto nel 1999 per fermare una rissa fra due giganti come Jalen Rose (Indiana) e Pat Ewing (New York), che gli ruppe una narice e lo costrinse a subire un’operazione d’urgenza. Ma il giorno seguente, Bavetta si presentò regolarmente in campo come se nulla fosse.

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Dopo 39 anni di carriera, l’italo-americano annunciò il suo ritiro dai parquet il 19 agosto 2014, dopo 2.635 arbitraggi. Venne di diritto inserito nella Naismith Memorial Basketball Hall of Fame un anno dopo, 15° arbitro della storia del basket.

Complessivamente ha diretto 270 gare di playoff, di cui 27 di finali, e ben 3 All-Star Games (1989, 1995 e 2006). E’ stato anche il primo arbitro della NBA ad essere stato selezionato per fischiare alle Olimpiadi di Barcellona 1992, la prima in cui la squadra americana partecipò con il cosiddetto Dream Team, composto fra gli da Magic Johnson, Michael Jordan, Larry Bird, Charles Barkley.

Attualmente Bavetta vive nel suo ranch in Florida, ad Ocala. Alla domanda su quali fossero i suoi segreti, rispose semplicemente di indossare cinque paia di calze per preservare i piedi e di correre ogni giorno almeno 3 miglia (circa 4,5 km) di corsa.

Definito in maniera benevole Iron Man, la sera del match in cui stabilì il primato disse alla stampa:”Vi posso dire che non ho penso al record, nel senso che credo sia un lavoro etico che imparai da mia madre e mio padre, ed è sempre stato il mio modo di pensare, che  guadagni un buon stipendio ogni giorni per bel lavoro che fai ogni giorno”.

 



Davide Bernasconi

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