Giochi a basket e ti attendi un campo rettangolare, come una scatola di cioccolatini (più o meno). Poi arrivi a Dubrovnik, centro stupendo di una Croazia martoriata nel corso dei primi Anni Novanta dalla terribile guerra dei Balcani e trovi un canestro ed il suo gemello ruotato di 45° !
Avrai bevuto troppo la sera prima ed allora ti pare tutto anormale. Ebbene, un campo del genere esiste per davvero.
Il centro, noto per le sue caratteristiche muraglie e per le spiagge incantevoli ti permette di giocare a pallacanestro in maniera alternativa. D’altronde la Croazia è da sempre fucina di talento dello sport della palla a spicchi, ed allora, conosciamo meglio questa (non) meraviglia della natura.
E dietro al campo asimmetrico, c’è una storia assai curiosa ed interessante dal punto di vista storico. Il campo è infatti situato all’interno delle mura difensive, Gornji Ugao e Minceta. La costruzione di una parete fra le due mura creò uno spazio che servì, nel 16° secolo per una fonderia. Ma nel 167 un terremoto ne provocò l’interramento completo.
Poi, con il passare del tempo, i ragazzini del luogo cominciarono ad utilizzare lo spazio per giocarci ed anche un collegio cominciò ad adibirlo a tale funzione.
Successivamente, nella scorsa decade, alcuni lavori archeologici portarono alla luce tesori inestimabili. Le autorità locali allora optarono per creare un museo. Il comune però, penso anche ai giovani, mantenendo lo spazio sovrastante per le attività ricreative. Così, di necessità virtù, uno dei due canestri dovette essere posizionato, rispetto all’altro, in maniera “alternativa”.
Non una scelta ispirata da un modo “grunge” o anarchico, ma per favorire il gioco, sempre e comunque, il motivo principale che dovrebbe ispirare ogni buon amministratore locale quando pensa alla realizzazione di una nuova costruzione.