Il rapporto tra maglie da calcio e pubblicità è sempre stato abbastanza controverso, quasi a volte a far pensare che l’abbinamento cromatico si rivelasse un flop. Ci sono veri gioielli di design rovinati da pubblicità orrende e magliette invece trasformate in icone grazie ad un buon logo pubblicitario. Ricordiamo questa in particolare.
La formazione del Coventry City venne fondata nel 1883 nell’omonima città inglese. Nel 1889 usò per la prima volta il celeste come colore principale, e questa tonalità rimase il classico colore del club per gran parte della storia, al punto che il suo soprannome, Sky Blues, è dovuto proprio alla scelta della tinta.
Nel 1980, il club mise per la prima volta la pubblicità sulla sua maglia. Era il logo di Talbot, una casa automobilistica britannica che aveva uno stabilimento in città (in Spagna negli anni ’80 erano molto popolari modelli come la Solara o la Horizon). Nel 1981, su iniziativa di Jimmy Hill, presidente del club, l’accordo di sponsorizzazione dell’azienda fece un ulteriore passo avanti.
La “T” nel logo del marchio divenne l’elemento di design principale della maglia, a cui fu aggiunto il nome del marchio stesso. Come se ciò non bastasse, Coventry ruppe con il suo fornitore di abbigliamento sportivo, la mitica azienda Admiral, e passò a un marchio chiamato “Talbot Sports”. Cioè, una cosa preparata ad hoc per risolvere ogni questione.
E avrebbe potuto andare peggio, perché Jimmy Hill aveva persino intenzione di rinominare la squadra per chiamarla Talbot Coventry, ma alla fine non poteva permetterselo.
Nacque così una delle divise più iconiche degli anni ’80 nel Regno Unito, e uno dei principali esempi dell’eccessiva presenza di pubblicità sulle maglie dei club. Ma c’era un problema che Jimmy Hill non aveva notato.
Sebbene la lega inglese consentisse l’uso della pubblicità sulle magliette dal 1977, era vietato indossarle nelle partite televisive, dai regolamenti della BBC. In quei casi non c’era più problema che creare magliette senza il logo corrispondente per le partite televisive. Ma il problema è che nel caso di Coventry il logo era la maglia.
Per questo motivo ‘Talbot Sports’ dovette creare una divisa alternativa, azzurra con i lati bianchi, per quelle partite in cui la BBC offriva la partita in diretta.
Comunque sia, nel 1983 il legame di Talbot con Coventry fu interrotto e sia il logo che il marchio sportivo lasciarono il club. Anni dopo, marchi automobilistici come Peugeot o Subaru sarebbero stati pubblicizzati sulla maglia di questa squadra dell’Inghilterra centrale, anche se senza la presenza esagerata del mitico Talbot.
L’inno del Coventry City