Si chiama Coppa dei Campioni, poi modificato in Champions League, ed è il trofeo più ambito per un calciatore a livello europeo. Appartenere all’elite del calcio non significa per forza di cose riuscire ad alzarla almeno una volta in carriera, poichè nei 60 anni di storia l’elenco dei campioni che sono arrivati ad un soffio dalla conquista è lunghissimo.
Ed infatti il seguente concetto, come appare sul sito dell’UEFA, riassume tutto il significato di un momento che dura un attimo, dopo una stagione intera a lottare per un pallone.
“Non sarà un capolavoro a livello artistico, però ogni calciatore sogna di averlo tra le mani”.
L’attuale trofeo della UEFA Champions League è alto 73,5 cm e pesa 7.5 kg. Sotto il simbolo dell’UEFA, la federazione europea che organizza la competizione, è incisa in francese la seguente frase “COUPE DES CLUBS CHAMPIONS EUROPEENS”
Design: L’oggetto del desiderio è realizzato in argento 925°° e la sua produzione è costata “appena” 10,000 franchi svizzeri. Jorg Stadelmann è colui che l’ha disegnata, noto gioielliere della capitale elvetica Berna. Sul retro invece vengono apposti i nomi dei vincitori delle diverse edizioni. Il trofeo originale venne consegnato al Real Madrid nel 1966. L’unica differenza fra la versione attuale e quella nella bacheca dei blancos è l’assenza della placcatura oro interna.
Secondo le regole UEFA, solo una squadra che vince la manifestazione per cinque volte o per tre volte di fila può conservare l’originale, evento finora capitato a Real Madrid, Liverpool, Ajax, Bayern Monaco, Milan e Barcellona che possono lucidarlo ed ammirarlo nelle loro bacheche. L’attuale trofeo è pertanto la quinta versione, realizzato appunto dal Signor Stadelmann.
Dopo aver consegnato l’originale al Real Madrid nel 1967, il Segretario Generale UEFA, Hans Bangerter, decise di commissionare quello nuovo. E’ il figlio Jurg a raccontarlo, come riportato sul sito dell’UEFA: “Io e mio padre Hans siamo andati da Bangerter e abbiamo coperto l’intero pavimento di disegni. Fece commenti come: ‘Ai bulgari piacerebbe il fondo della coppa, agli spagnoli piacerebbe quest’altro, mentre gli italiani preferirebbero quest’altro ancora e i tedeschi vorrebbero un dettaglio così…’. Abbiamo messo insieme i pezzi, come in un puzzle. È un design formato da più parti”.
E sapete da quale paese viene sfornato il trofeo? Dall’Italia, precisamente da Paderno Dugnano, centro nella provincia di Milano, dove ha sede la GDE Bertoni che fra le diverse coppe che realizza vi è anche la Coppa del Mondo.