La giravolta di Cruyff. La storia del colpo più celebre dell’asso olandese. Quando lo mise a segno. Chi lo aveva preceduto.
La storia del calcio è fatta di colpi ad effetto e non intendiamo le operazioni clamorose di calciomercato, quanto i colpi tecnici dei grandi campioni che hanno reso il gioco del pallone fantastico e sempre ricco d’imprevedibilità.
Uno dei personaggio dell’epoca moderna del calcio è sicuramente l’olandese Johan Cruyff che, oltre ad indossare la curiosa maglietta numero 14, seppe inventare un movimento di gambe e di anche che lo rendeva imprendibile anche quando la situazione di gioco pareva volgere al peggio.
E Cruyff presentò il suo movimento al mondo in occasione della Coppa del Mondo 1974 in Germania, quando l’Olanda stava affrontando la Svezia e si era sul punteggio di 0-0. Trovando la strada sbarrata dal roccioso difensore nordico Jan Olsson, Cruyff fece finta di giocare il pallone sul terreno di gioco, colpendolo dietro la gamba a contatto con il terreno, utilizzando la gamba destra in movimento e spingendo la sfera verso la linea di fondo per andare al cross.
“Quel momento contro Cruyff fu il maggior vanto della mia carriera” disse lo stesso Olsson al giornalista David Winner nel libro Brilliant Orange: The Neurotic Genius of Dutch Football. “Non mi sentii umiliato. Non avevo speranze. Cruyff era un genio.” Per la cronaca la partita rimase inchiodata sul punteggio di 0-0; poi le due compagini avranno vita diversa nella rassegna iridata, con i nordici che, secondi nel girone, vennero eliminati nella fase successiva mente gli Orange finiranno sconfitti in finale dai padroni di casa della Germania Ovest.
Sebbene fosse inconcepibile come giocata a prima vista, in realtà si trattava di un trucchetto che veniva già impiegato nel calcio professionistico, soltanto che non c’era la televisione ed i mezzi moderni a raccontarlo. Il grande Pelè già lo impiegava quando l’asse olandese portava ancora i pantaloni corti mentre un vecchio filmato della tv inglese mostrò che l’attaccante del Barcellona Eulogio Martínez già lo amministrava con sapienza, visto che le immagini lo mostrarono che lo seppe fare più volte in un match di Coppa dei Campioni contro il Wolves.
Tuttavia, la potenza del mezzo televisivo fece ascrivere al 14 la paternità della giravolta, dandogli il nome a partire dai Mondiali 1974.
Il momento della giocata clou