Il 14 agosto 1975 il calcio argentino segnò una data storica, il record negativo di spettatori presenti sugli spalti per un match di Prima Divisione: per la penultima giornata del campionato Metropolitano, Racing Avellaneda e Rosario Central videro solo 5 persone sugli spalti.
La partita, che doveva iniziare alle ore 15.00, vide un ritardo insolito per un team professionistico. I padroni di casa infatti, non erano riusciti a racimolare un numero sufficiente di calciatori 16 fra titolati e panchinari. Allora il commissario di campo Luis Alvez, alle 15:15, assieme all’arbitro Abel Gnecco firmò il documento ufficiale con cui costatò l’impossibilità di giocare, indicando la motivazione nel referto. La partita era così stata ufficialmente annullata, con tutte le conseguenze del caso.
Ma gli ospiti fecero pressione sulla federazione, manifestando la disponibilità a giocare anche più tardi e pronti ad attendere che il Racing trovasse i calciatori per giocare regolarmente. Per i rosarini, che non avevano ancora intrapreso il viaggio di ritorno, era più importante lo sport che il regolamento.
I dirigenti locali allora, “pescarono” nelle giovanili, fino all’Ottava Divisione, corrispondente ad atleti con 15 anni d’età (!!!). L’AFA allora, fissò alle ore 18.00 l’orario d’inizio; tuttavia gran parte del pubblico non era stato informato del cambio di programma ed aveva fatto regolare rientro a casa.
Così alle sei del pomeriggio, le tribune dello stadio di Avellaneda erano praticamente deserte: 5-persone-5 erano arrivate! Mentre il Racing si presentava in campo con dei ragazzini, il Central mise in formazione i giocatori della squadra Riserve, facendo subito vedere la differenza. Il risultato finale di 10-0 non ammetteva repliche.
Nel corso del secondo tempo, come da regola non scritta, circa un migliaio di persone si sedettero sugli spalti, avvertiti della modifica di calendario.
Le due formazioni
RACING: Hugo Aicardi; Sergio Paparella, Roque Babino, Vicente D’Abramo (Néstor Montelongo), Rubén Insaurralde; Marcelo Sánchez, Carlos Alberto Castriota, Carlos Voscos Giménez (Domínguez), Carlos Romero; Victorio Coronel, Luis Omar Alfonso.
ROSARIO CENTRAL: Carlos Rodríguez; Ricardo March, Jorge Pellegrini, Daniel Saita, Carlos Alberto Salinas; Norberto Rossetti, Miguel Ángel Manzi, Horacio Vigna, Omar Chiodin; Oscar Américo Agonil (Eduardo Raschetti), Miguel Ángel Juárez (Carlos Alberto Gómez).
Il tabellino marcatori, impietosamente registrò così: Agonil (2′, 4′ y 15′), Vigna (17′), Rossetti (27′), Chiodin (28′), Juárez (40′), Rossetti (46′), Raschetti (72′ y 76′).
Aggiornamento 2020
Purtroppo il record sarà ben presto superato nell’annus horribilis della pandemia, il 2020, colpito dal Coronavirus che ha portato alla sospensione completa di tutti i campionati di calcio e non solo, sull’intero pianeta. Soltanto dopo circa 3 mesi di pausa, sarà la Germania a riaprire gli stadi agli atleti ed agli addetti ai lavori, in numero davvero misurato.