La foto qui sopra venne scattata nel 1957 sulla pista ciclabile Whipps X Comets a Eaton Manor, Hackney. E’ relativa ad un momento durante una gara tra la squadra di casa e i loro rivali, i Walthamstow Wolves, quando una breve ma intensa popolarità interessò le piste ciclabili nella Gran Bretagna del dopoguerra.
La seconda guerra mondiale lasciò le città britanniche segnate dai danni delle bombe. Per offrire una prospettiva sull’entità della distruzione in alcune aree, il quartiere centrale di Cripplegate fu così devastato che nel 1951 solo 48 persone risultavano ancora registrate come abitanti. Nel 1891 c’erano 4.539 residenti secondo il censimento nazionale.
Non solo in quella località, ma ovunque rimasero territori lasciati come macerie mentre una Gran Bretagna economicamente devastata dovette darsi da fare per risollevarsi confrontandosi con la triste realtà del dopoguerra. La rimozione delle bombe lasciò diverse aree di terra desolata inutilizzata efu qui che lo sport della ciclismo che imitava lo speedway cominciò a svilupparsi nell’immediato dopoguerra quando gli adolescenti iniziarono a correre in bicicletta su piste improvvisate.
Nella sola Londra c’erano centinaia di club e la mania si diffuse rapidamente in tutto il paese. Le bici che usavano erano improvvisate, cannibalizzate da vecchi telai e parti dimostrando il modo di arrangiarsi e riparare. La corsa era veloce e furiosa con frequenti fuoriuscite e brividi. Le partite interurbane iniziarono nel 1946 e nel 1950 lo sport fu abbastanza grande da giustificare un proprio organo di governo e venne costituita la National Amateur Cycle Speedway Association.
Purtroppo la popolarità di questo sport si rivelò essere di breve durata poiché la ricostruzione aveva bisogno dei siti dove le bombe erano passate distruggendo ogni cosa. Il calo della partecipazione e le lotte intestine videro lo sport terminare il suo boom negli anni ’60. Forse la sua eredità più significativa è che gli “Skid Kids”, come erano comunemente conosciuti, erano l’avanguardia di una moderna cultura giovanile che permise loro di avere un’identità completamente separata dai loro genitori per la prima volta.