Quando vediamo Manolo sugli spalti degli stadi, siamo sicuri che sta giocando Spagna: chi è il tifoso numero 1 delle Furie Rosse. Scopriamo chi è questo pittoresco personaggio.
Manuel Cáceres Artesero, conosciuto più semplicemente come Manolo, è il tifoso numero uno della Spagna. Nato a San Carlos del Valle il 15 gennaio 1949, un paesino della Castiglia, a sud di Madrid, ha iniziato la “carriera” (carrera in spagnolo) di tifoso negli anni Ottanta, quando scomparve il suo alter ego italiano, il mitico Serafino.
Si sposta in lungo e in largo per il mondo seguendo le Furie Rosse, assieme al tamburo ed indossando la maglia numero 12, un classico della simbologia del tifo, il basco nero in testa ed al collo un fazzolettone aragonese (il cachirulo).
Al momento può vantarsi di aver seguito in prima fila ben sette Europei e nove Mondiali. Con la sua esuberanza, la sua forte passione ed il tamburo che suona incessantemente per tutti i 90 minuti (è detto anche El Bombo) trascina l’intero settore spagnolo durante le partite.
Manolo però non fa il tifoso per professione: infatti possiede e gestisce il bar “Tu Museu Deportivo” a Valencia, vicino allo stadio Mestalla. Il locale nel corso degli anni è diventato un vero luogo di culto calcistico: le foto, le sciarpe, i trofei che sono ben visibili all’interno diventano una meta per tanti appassionati del gioco, spagnoli e non.
Appassionatosi al tifo nella sue essenza, quella sana e folkloristica, inizia a frequentare i gradoni di uno stadio nella metà degli anni 70 a Huesca, in Aragona. Manolo decide allora che deve fare qualcosa di simile al seguito della Nazionale:la sua prima presenza con le Furie Rosse è datata 9 dicembre 1979, incontro di qualificazione agli Europei 80 che si svolgeranno in Italia.
La Spagna vince 3-1 ed ottiene il pass per l’edizione italica. Purtroppo non potrà incontrare e conoscere di persona Serafino, morto nella primavera del 1980. Nell’edizione casalinga dei Mondiali di Spagna 82 Manolo si supererà: segue gli iberici utilizzando il vecchio metodo dell’autostop, spostandosi nelle diverse sedi solo mostrando il “pollice” lungo le strade. Purtroppo per lui, e gli spagnoli, la nazionale verrà eliminata nel secondo turno dalla Germania.
L’apice del successo verrà raggiunto ai Mondiali di Sudafrica 2010: per colpa di alcune ernie dovrà fare rientro in patria saltando il match dei quarti di finale contro il Paraguay, ma riuscirà a tornare in Africa per assistere al successo finale contro l’Olanda. Da quel momento per Manolo ci sarà sempre un biglietto aereo, hotel e biglietto allo stadio pagato in qualunque città la Spagna gioca, tanta è la popolarità di El Bombo.
Negli ultimi anni la sua fama è talmente cresciuta da farlo comparire anche in alcuni spot pubblicitari. Ha partecipato, come tifoso ovviamente, anche agli Europei di basket del 2007, svoltisi nel suo paese e persi in finale per un solopunto contro la Russia.
Manolo El Bombo in azione con il suo classico tamburo
Ecco allora il mitico Manolo mentre è in azione, arringando la folla di tifosi iberici.