Gaizka Mendieta era una promessa del calcio spagnolo degli Anni Novanta ed inizio della prima decade del Millennio. Basco, curiosamente non giocò mai da professionista in una compagine pirenaica. Nato a Bilbao il 27 marzo 1974, crebbe calcisticamente nel Castellón con il quale debuttò nel 1991 in Serie B, dove suo padre Andrés giocò nel ruolo di portiere.
Claudio Ranieri, che lo ebbe alle sue dipendenze nell’esperienza da tecnico in Spagna, lo definì il contorno dello scudo, in riferimento al simbolo del Valencia.
Guidò il club a due finale consecutive di Champions League, entrambe perse, nel 2000 e nel 2001. In quest’ultima finale contro il Bayern Monaco siglò ben due reti su penalty: la prima per il pareggio del 1-1, la seconda nella lotteria finale per decidere il vincitore. Tuttavia venne premiato con il trofeo di miglior giocatore dell’intera competizione.
Il suo passaggio nell’estate 2001 alla Lazio di Cragnotti fu da capogiro: 90 miliardi vennero pagati dall’ex patron della Cirio per strappare il si del centrocampista basco che lasciò il club andaluso, diretto allora da Hector Cuper, offrendogli un quinquennale da otto miliardi per sostituire Pavel Nedved, passato alla Juventus.
Ma prima Dino Zoff e poi Zaccheroni (subentrato alla sesta giornata) non riuscirono mai a trovare una chiara posizione in campo per il biondo calciatore spagnolo che lasciò la Capitale dopo una sola stagione, con 27 presenze e zero reti fra tutte le competizioni.
Tuttavia l’inserimento di una clausola nel contratto, vietava la sua cessione al Real Madrid: per la Lazio, che era appena entrata in una grave crisi finanziaria, divenne fondamentale cederlo. Si aprirono le porte del Barcellona, che lo ebbe in prestito nel 2002-03, ma per i catalani, le 33 presenze ( 4 reti) non furono sufficienti a garantirgli il rinnovo.
I biancocelesti riuscirono comunque nell’intento di liberarsi dell’oneroso contratto, cedendo Mendieta in Inghilterra al Middlesbrough, ritirandosi nel 2008, al termine di un quadriennio senza infamia e senza lode. Attualmente risiede sempre nell’isola britannica, in una città vicina alla sua ultima squadra, Yarm, dove vive con la fidanzata ed in attesa, sue parole, di fare rientro nella penisola iberica. Nel frattempo si diverte a fare il deejay nelle principali discoteche della città.
Il suo palmares può vantare una Coppa del Rey, una Supercoppa spagnola ed una Coppa di Lega inglese. In nazionale ha disputato 40 partite con 8 reti, disputando Euro 2000 e Mondiali 2002.
Nel video sotto, l’ex calciatore della Lazio all’opera sui “piatti”.