I cerotti nasali nello sport: che fine hanno fatto??

Così di moda a metà anni Novanta, importati dagli sport di fatica come ciclismo ed atletica leggera, i cerotti nasali furono utilizzati anche nel calcio. Impossibile dimenticare le immagini trasmesse in tv che riprendevano diversi giocatori in campo che utilizzavano questo strumento per migliorare le loro prestazioni, potendo respirare più facilmente e quindi potendo sfruttare una maggior quantità di ossigeno.

Robbie Fowler, calciatore del Liverpool e grande bomber, aveva un problema di tipo fisico in campo: aveva difficoltà ad inspirare correttamente ed immettere ossigeno a sufficienza nell’organismo. La ricerca di un “attrezzo” che potesse aiutarlo lo portò all’utilizzo di Breathe Right, la striscia nasale adesiva che si sistemava appena sopra la punta del naso.

Fu il primo atleta ad usarlo ai massimi livelli e da li nacque una moda: in diversi sport, dal calcio al ciclismo, ogni atleta sembrava avesse avuto per anni lo stesso problema del calciatore inglese e solo con questa invenzione aveva trovato sollievo.

Le ricerche mediche indicarono in un aumento del 31% dell’aria inspirata rispetto alle condizioni normali, ed aiutando anche nel caso si soffrisse del fenomeno del russamento durante il sonno. Tuttavia alcuni dubbi sugli effettivi benefici persistevano, così la FIFA chiese al Dr. Beat Villiger, uno specialista di medicina sportiva svizzero, di testare le famose strisce. L’analisi dimostrò che il beneficio era apparente: solo facendo poco meno di uno sprint nella corsa, si poteva trarre vantaggio.

In pratica diventava più un modo per “trasmettere” al proprio avversario il messaggio che non si era in forma atletica perfetta, tanto che oggi è praticamente sparita la pratica di tale strumento.

Valentino Rossi ed il cerotto nasale

Attualmente i cerotti nasali sono ancora in commercio, potendo essere acquistati in farmacia, ma in campo sportivo abbiamo soltanto saltuarie apparizioni, ad esempio Valentino Rossi in qualche gran premio.

Oggi, a livello professionistico, praticamente non li indossa più nessuno.

Davide Bernasconi

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