Bobby Moore: le 2 statue dell’eroe dei Mondiali 1966

Bobby Moore (1941-1993) è uno dei pochi calciatori ad essere rappresentato da due statue a Londra.

Bobby Moore è passato alla storia come il capitano della squadra inglese portato in trionfo dai suoi compagni di squadra in magliette rosse mentre lui stesso sventola al cielo la Coppa Jules Rimet che la sua nazionale si era aggiudicata per la prima volta nella storia, pur essendosi definiti i Maestri del Calcio. Gli inglesi conquistarono il loro primo (e solo finora) titolo mondiale un pomeriggio di fine luglio 1966 all’ex stadio di Wembley in un’emozionante finale contro la Germania Ovest.

Calciatore simbolo

Più di Bobby Charlton, Gordon Banks o Geoff Hurst, Bobby Moore era la figura di questa squadra del 1966 diventata Campione del Mondo, elevata al rango di eroi del Regno. Il calcio inglese nel suo insieme ama identificarsi con questo difensore che è allo stesso tempo duro ed elegante, vincente e leale. Ha trascorso la maggior parte della sua carriera al West Ham United, un club iconico della classe operaia della metropoli londinese.

Bobby Moore morì di cancro nel 1993 all’età di 51 anni, un dramma che sconvolse tutta l’Inghilterra. Oggi ha il raro privilegio di essere ricordato e rappresentato da due sculture a Londra.

“Champions”, scultura di Philip Jackson, Londra (2003)

Il primo è su Green Street, la strada che portava a Boleyn Ground, la storica sede del West Ham United. La statua raffigura il capitano dell’Inghilterra del 1966 portato in trionfo dai compagni di squadra del West Ham Geoff Hurst, Martin Peters e Ray Wilson.

L’opera è alta cinque metri e pesa oltre quattro tonnellate. Si intitola “Champions” ed è stato progettato dall’artista Philip Jackson. Fu inaugurato nell’aprile 2003, dieci anni dopo la morte del capitano, dalla moglie Stephanie Moore, alla presenza dei giocatori dell’Inghilterra del 1966.

 

Il maestro di Wembley

La seconda statua si trova davanti all’ingresso del New Wembley Stadium. Come quella di Green Street, è stato realizzata da Philip Jackson. Bobby Moore è rappresentato da solo questa volta, con una palla sotto il piede, guardando verso Wembley Way. Questa statua in bronzo di oltre sei metri (20 piedi) è stata inaugurata l’11 maggio 2007 dal suo ex compagno di squadra Bobby Charlton alla presenza di molti ospiti, tra cui Stephanie Moore e il primo ministro Gordon Brown.

Sulla base della statua, un’incisione rappresenta il capitano di fronte ai suoi compagni di squadra. Di seguito è riportato un commento scritto dal giornalista sportivo Jeff Powell: “Calciatore immacolato, difensore imperiale, eroe immortale del 1966, primo inglese a sollevare in alto la Coppa del mondo, tesoro nazionale, maestro di Wembley, signore del gioco, capitano straordinario, gentiluomo per tutti tempo “.

Davide Bernasconi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.