Bobby Charlton: Manchester United gli dedica settore dell’Old Trafford

Grande tra i grandi, Bobby Charlton può vantarsi in vita di avere un settore del “suo” Old Trafford dedicato a lui. Dai primi di aprile 2016 infatti, prima del match di Premier League contro l’Everton, una cerimonia speciale in onore del Baronetto d’Inghilterra lo ha visto entrare in campo, accompagnato dalla moglie, Lady Norma,  mentre nella parte nord dello stadio una meravigliosa coreografia lo salutava.

bobby-charlton-coreografia

Nel frattempo, grandi lettere rosse che recitano Sir Bobby Charlton Stand sono state svelate, a contraddistinguere la parte alta del tetto. E’ la seconda icona a vedersi dedicata una parte del mitico Old Trafford, dopo che una parte del settore nord venne dedicato a Sir Alex Ferguson.

La storia di Bobby Charlton con il Manchester United

Bobby Charlton giocò 758 matches con la maglia dei Red Devils e segnando 249 reti in totale. E’ stato anche bandiera della nazionale inglese, con 106 presenze e 49 goals. Scampato alla tragedia di Monaco del 1958, il disastro aereo in cui perse diversi compagni di squadra, fu il capitano che alzò al cielo la prima Coppa dei Campioni vinta da una squadra inglese (1968), oltre a conquistare una FA Cup, 3 titoli nazionali e 4 Charity Shield.

Fu il capitano della nazionale inglese che trionfò nei Mondiali del 1996 in casa, oltre a conquistare il Pallone d’Oro nello stesso anno. Fino al 21 maggio 2008 rimase primatista di presenze del club, venendo superato da Ryan Giggs, altra storica bandiera del club.

L’Old Trafford: breve storia dello stadio

L’Old Trafford, che è in procinto di essere ristrutturato ed ampliato, dovrebbe vedere il settore appena intitolato a Sir Bobby passare dagli attuali 9800 posti ad oltre 17.000.

L’attuale capienza dello stadio del Manchester United ammonta a 75.653 posti. Inaugurato nel 1910, è stato ristrutturato una prima volta nel 2005. E’ stata sede di incontri  del Mondiale 1966 ( tre partite), Euro 1996 (ben 5 matches, fra cui Germania-Italia) e la finale di Champions League 2003 fra Juventus e Milan, vinta dai rossoneri ai rigori nella prima e unica finale disputata fra due compagini italiane.

Davide Bernasconi

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