Si dice spesso che il Diavolo fa le pentole ed anche i coperchi e nel caso dello svizzero Joseph Blatter, ex numero 1 della FIFA, la definizione potrebbe anche essere vera.
Dopo le dimissioni in seguito agli scandali che hanno travolto il colonnello dell’esercito svizzero ed i vertici del pallone, abbiamo voluto dare un’occhiata all’assegnazione delle sedi della Coppa del Mondo che sono avvenute durante la sua gestione, iniziata nel 1998 quando prese lo scettro del comando dal brasiliano Joao Havelange. Già decisa la sede dell’edizione 2002, la prima e finora unica con due paesi ospitanti, Blatter si trovò a capo della FIFA in vista della 18-esima fase finale.
In termini di distribuzione geografica, si può tranquillamente affermare che la presidenza abbia operato con il bilancino, visto che solo l’Europa può vantare due “vittorie” in termini di assegnazione mentre Africa (la prima volta), America ed Asia sono tutte ad una fase finale.
Nella tabella sono evidenziate in neretto le candidate uscite sconfitte dal ballottaggio finale.
edizione | paese ospitante | esito | altre candidate |
2006 | Germania | 12 a 11 | Sudafrica – Inghilterra – Marocco – Brasile |
2010 | Sudafrica | 14 a 10 | Marocco – Egitto – Libia – Tunisia |
2014 | Brasile | unanimità | Argentina – Colombia |
2018 | Russia | 13 a 7 | Spagna e Portogallo – Olanda e Belgio – Inghilterra |
2022 | Qatar | 14 a 8 | USA – Corea del Sud – Giappone – Australia |