Il calcio argentino è colore, passione, tifo e campioni soprattutto. E conoscere le origini dei soprannomi con cui sono conosciute le squadre del paese sudamericano risulta un elemento per conoscere meglio la storia calcistica di un paese che sforna a ripetizione talenti.
All Boys – Los Albos i bianchi, ovvero derivante dal colore della maglia e dello stemma ufficiale del club con sede a Floresta, un quartiere di Buenos Aires.
Argentinos Juniors – Los Bichos colorados I nomi di “Bichitos Colorados” y “El tifón de Boyacá”, si diffusero negli anni 50 in seguito a due partite rimaste nella storia. Clarin, noto quotidiano della Capitale, titolò “le formiche colorate morsicarono” mentre lo scomparso giornale Lider, dopo una vittoria in goleada contro i Defensores de Belgrano titolò: “Aggressione a Tifón de Boyacá” alludendo allo stadio che si trova fra le vie Boyaca e Medanos nel quartiere della Paternal di Buenos Aires.
Banfield – el Taladro (Il Trapano), quando nel 1940, la squadra, neopromossa nella massima serie, sconfisse brillantemente l’Independiente, campione nazionale nelle due precedenti stagioni. Il giornale locale El Pampero enfatizzò il successo dei beniamini definendoli gli attaccanti trapani per il modo in cui avevano distrutto la difesa avversaria.
Club Atletico de Belgrano Cordoba – los Pirates La squadra cominciò a giocare nella seconda divisione del Campionato di Cordoba nel 1908, vincendo il campionato per tre edizioni consecutive, serie che le valse la promozione in prima divisione. Poiché il terreno da gioco non rispondeva alle norme per prendere parte alla massima serie, i tifosi e i giocatori del Belgrano andavano presso le abitazioni vicine per prendere in prestito cavi, assi di legno in modo da creare le protezioni necessarie. Al termine di ogni match, prontamente restituivano ai legittimi proprietari, il maltolto; tuttavia, questa curiosa abitudine portò il club ed i suoi tifosi a vedersi affibbiato come identificativo Los Piratas (“I Pirati”).
Boca Juniors – los Xeneizes, Bosteros (sterco) il primo perchè al momento della fondazione nel 1905, il quartiere della Boca era abitato prevalentemente da genovesi. L’appellativo Bosteros deriva da un canto irrispettoso creato dai tifosi del River Plate, in quanto il quartiere della Boca era noto per essere soggetto a frequenti inondazioni ed i liquami, uscendo dalle fogne, allagavano le vie, da qui il termine, mangiatori di escrementi.
La prossima puntata: Chacarita Juniors, Estudiantes, Gimnasia La Plata, Lanùs, River Plate
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