Angus Buchanan: l’eroe di Harry Potter

Se la storia del rugby ricorda il nome di William Cross  per essere stato il primo ad aver segnato  un punto in un match internazionale di rugby, in realtà occorrerebbe andare a riprendere chi fu l’eroe che permise a Cross di entrare negli annali: si tratta di Angus Buchanan.

Angus Buchanan nacque il 15 gennaio 1847 a Argyllshire, in Scozia, in una famiglia di 12 fratelli. Studiò presso l’Università di Edimburgo, nella cui squadra di rugby disputò le prime partite di un certo livello. Questo gli permise di essere convocato e scendere in campo nella prima partita della storia del rugby internazionale, che si disputò a Raeburn Place, Edimburgo, tra Scozia e Inghilterra.

Era il 27 marzo 1871. Il match venne vinto dagli scozzesi 1-0. In quell’epoca il sistema di punteggio era molto diverso da quello attuale. Le mete infatti non portavano punti sul tabellone: occorreva che venissero convertite, il che avrebbe fatto scrivere un punto (ebbene si) nello score. La meta infatti veniva indicata con il termine try, ovvero tentativo di segnare un punto, ma a patto che venisse trasformato.

La Scozia, grazie a Angus Buchanan, andò in meta e fu William Cross a convertirlo, ed è per questo che quest’ultimo è considerato il primo marcatore e non Buchanan.

Inoltre Buchanan era multidisciplinare, dato che era inserito anche nella squadra scozzese di cricket, e morirà il 21 febbraio 1927, ad 80 anni; il suo nome venne dimenticato per molti anni fino a quando….

Angus Buchanan è infatti uno dei personaggi reali che la scrittrice britannica JK Rowling ha incluso nell’universo  da lei creato che risponde al nome di Harry Potter. Il buon Angus, che a tanti avrà fatto scaturire l’acquolina in bocca pensando all’ottima carne inglese, non si trova nei racconti della guest star della penna e nemmeno nei films della saga. Rowling ha incluso Buchanan in un testo pubblicato su Pottermore, il sito ufficiale del fenomeno. In questo testo, l’autore inglese rivela che Angus Buchanan era in realtà uno squib, una parola che in gergo serve a nominare la persona figlia di maghi, ma privo di poteri magici.

Secondo il racconto di Rowling, i fratelli più grandi di Buchanan volevano cercare di portare il ragazzo nella scuola di Hogwarts, ma il Cappello Parlante scoprì che non era un mago, quindi fu espulso. Buchanan è, secondo Rowling, l’unico squib nella storia ad aver partecipato a una Cerimonia di selezione.

Tornando alla realtà, Angus frequentò l’Università di Edimburgo, come ho detto prima, e fece il suo debutto con la squadra di rugby scozzese. Nel 1900, Buchanan pubblicò un libro intitolato “La mia vita come Squib”, che ebbe molto successo nel mondo magico e ne fece una celebrità dell’epoca. Questo è il motivo per cui molti maghi si sono interessati al rugby e in particolare al team scozzese, tanto da costituire quasi una tradizione quella di ritrovarsi a vedere assieme i matches della forte compagine del Cardo.

In effetti, la stessa JK Rowling è una fan convinta della nazionale di rugby scozzese, ed è presente in maniera regolare sugli spalti del Murrayfield Stadium, e quindi la provenienza dell’autore miliardario creato questa storia.

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